Lavoro & Precari

Alitalia, estesa fino al 2023 (e forse al 2025) la cassa integrazione per i dipendenti che non verranno assunti da Ita

Il governo ha anche confermato il finanziamento per il fondo di solidarietà del settore aereo. Inoltre verrà attivato un monitoraggio per valutare se sarà necessaria la cassa integrazione anche nel 2024 e 2025. Ita rimane l'unica compagnia in corsa per i collegamenti con la Sardegna in regime di continuità territoriale

La cigs per i lavoratori Alitalia sarà allungata fino al 2023, su questo “c’è l’impegno del governo” che dovrà mettere a punto una norma. Lo ha spiegato il segretario nazionale della Uiltrasporti, Ivan Viglietti, al termine del tavolo che si è svolto stamane al ministero del Lavoro. Al momento la durata della cigs per i lavoratori di Alitalia non riassorbiti nella nuova Ita (circa 3 su 4) è fissata in solo anno. Il governo ha poi “confermato il finanziamento” per il fondo di solidarietà, ha aggiunto Viglietti. Inoltre, ha aggiunto Viglietti, “verrà attivato un monitoraggio per valutare se sarà necessaria la cassa integrazione anche nel 2024 e 2025” ma ciò, ha spiegato, “dipenderà dalle assunzioni che farà Ita“. Tra gli altri punti, anche “la riqualificazione e il mantenimento delle licenze del personale”. Infine, “verrà anche aperto un tavolo interministeriale sulla crisi del settore, che comprende anche Alitalia ma anche altri, e sul riordino complessivo del trasporto aereo”.

“Oggi con la prima convocazione istituzionale da parte del ministro Orlando abbiamo fatto un piccolo passo in avanti nella direzione della tutela di tutti i lavoratori”, ha commentato il segretario nazionale della Filt Cgil Fabrizio Cuscito al termine dell’incontro. Deluso invece l’esponente dell’Usb, Cleofe Tolotta, che afferma “Ci aspettavamo di più. C’è un impegno del ministro a proseguire con una norma per un anno di Cigs ma non risolve la vertenza perché restano troppi lavoratori scoperti. La cassa integrazione per i lavoratori è fino al 2022 con l’impegno per il 2023. C’è moltissimo da fare e ancora non ci sono le soluzioni concrete per tutti i lavoratori”.

Oggi intanto si è saputo che la documentazione presentata da Volotea per le rotte verso la Sardegna in vista l’assegnazione del servizio di continuità territoriale aerea da e per la Sardegna è risultata carente. Lo ha comunicato l’assessorato dei Trasporti della regione Sardegna, che ha valutato la domanda della compagnia low cost. Una carenza considerata “insanabile”. Resta, dunque, in corsa solo Ita.