Cronaca

Benevento, arrestato il segretario provinciale del Pd Valentino: secondo gli inquirenti fece pressioni per truccare un appalto

L'indagato, ora ai domiciliari, è accusato di tentata concussione, turbata libertà degli incanti e rivelazione di segreti d'ufficio. Per l'accusa quando era sindaco di Sant'Agata dei Goti ha cercato di far assegnare a una ditta a lui collegata attività connesse alla riscossione e alla gestione dei tributi

Per gli inquirenti ha fatto pressioni per assegnare un appalto a una società cui lui stesso era collegato. Questa una delle accuse in base alle quali gli agenti della squadra mobile hanno arrestato sabato 25 settembre Carmine Valentino (al centro nella foto), segretario provinciale del Partito Democratico di Benevento ed ex sindaco di Sant’Agata dei Goti. L’uomo, ora ai domiciliari, dovrà rispondere di tentata concussione, turbata libertà degli incanti e rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio.

Il provvedimento restrittivo nei confronti di Valentino è stato emesso dal gip di Benevento al termine delle indagini coordinate dalla Procura sannita. Secondo gli inquirenti, i fatti risalgono al biennio 2017-2018, quando l’uomo era primo cittadino nel paese campano dove ora ricopre l’incarico di consigliere comunale d’opposizione. Nell’ambito di una procedura per affidare in concessione le attività di supporto alla riscossione ordinaria delle entrate tributarie e alla riscossione coattiva di imposte comunali, per chi indaga l’indagato ha cercato di privilegiare l’offerta di una delle società partecipanti cui era indirettamente collegato facendo pressioni su un membro della commissione affinché assegnasse a quell’azienda un punteggio tale da garantirle la vittoria. In particolare, a sentire gli inquirenti Valentino ha consegnato al commissario tre fogli recanti le caratteristiche della ditta in questione e poi ha intimato di favorirla per l’offerta tecnica, poiché quella economica era stata la meno vantaggiosa. A quel punto l’interlocutore, che rivestiva anche l’incarico di segretario comunale, si è rifiutato, dimettendosi, denunciando vizi procedurali e provocando così l’annullamento dell’aggiudicazione.

Nel condividere parte delle contestazioni provvisorie, il gip ha motivato la misura cautelare spiegando che il rischi di reato era ancora attuale: secondo il giudice, Valentino ha concretamente diretto l’organizzazione amministrativa dell’ente anche nel 2019 e 2020, tentando di orientare le scelte più importanti e di gestire possibili e futuri appalti pubblici di ingente importo.