Politica

Trattamento di fine mandato, in Puglia il consiglio regionale fa marcia indietro e si cancella l’assegno

Era stato reintrodotto in luglio, con voto unanime, dopo otto anni dalla sua eliminazione. Avrebbe garantito 35mila euro a ogni consigliere, una volta conclusa la legislatura. È applicato in 16 regioni 20. Sulla misura era stato critico Conte, leader M5S, che ne aveva preannunciato l'abrogazione, e Letta: "Sarebbe bene che il gruppo del Pd pugliese tornasse sui suoi passi"

Il consiglio regionale della Puglia cambia idea. È stato cancellato il Trattamento di fine mandato (Tfm), reintrodotto con voto unanime a fine luglio, a distanza di otto anni dalla sua eliminazione all’epoca della giunta Vendola. A far cadere la norma è stato il voto a favore dell’emendamento abrogativo presentato dal centrodestra. Il tfm era stato oggetto di critiche da più fronti: sindacati, organizzazioni datoriali (Confindustria Puglia in testa) e opinione pubblica. Lo stesso presidente della Regione, Michele Emiliano, aveva a più riprese sottolineato l’inopportunità di avere reintrodotto l’assegno di fine mandato che avrebbe garantito circa 35mila euro a ogni consigliere alla fine della legislatura.

Pesanti anche le dichiarazioni a favore dell’abolizione da parte dei leader di Pd e M5s, Enrico Letta e Giuseppe Conte, con i quali proprio Emiliano avrebbe dialogato. “Mi chiedono cosa pensi della scelta del Consiglio regionale della Puglia di reintrodurre il Tfm per i consiglieri regionali. Semplice, sarebbe bene che il gruppo del Pd pugliese tornasse sui suoi passi e che il Consiglio si occupasse di altri problemi”, aveva twittato Letta. Anche il leader del M5s, in tour elettorale in Puglia, aveva preannunciato: “L’assegno di fine mandato verrà abrogato“. I gruppi in Consiglio, convocati ieri dallo stesso Emiliano per un confronto, hanno perciò scelto di fare un passo indietro. La maggioranza di centrosinistra, per permettere anche a Emiliano di partecipare (oggi il governatore era assente per motivi familiari) avrebbe voluto rinviare la discussione e la votazione al prossimo 28 settembre, ma il centrodestra ha depositato l’emendamento abrogativo della norma. Dopo quasi due ore di botta e risposta, si è arrivati alla votazione: all’unanimità il Tfm è stato cancellato. Almeno per ora, perché in Aula, è stato più volte ribadito che “il trattamento di fine mandato è legittimo“, ma sarebbero “state sbagliate” le modalità con cui è stato riattivato e la tempistica. Durante la seduta, i consiglieri pugliesi hanno ricordato come il Trattamento di fine mandato sia applicato in 16 Regioni su 20.