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“Niente sussidi di disoccupazione a chi rifiuta un lavoro per il quale serve il vaccino”: la linea dura dell’Austria contro i no vax

Il provvedimento è arrivato dopo le insistenze dell'Arbeitsmarkt Service, il servizio pubblico per l’impiego austriaco, in seguito all'aumento delle offerte declinate da chi non vuole immunizzarsi

L’Austria prosegue con la linea dura del premier Sebastian Kurz contro i no vax. Il ministro al Lavoro Martin Kocher annuncia il taglio dei sussidi di disoccupazione per chi rifiuta i posti di lavoro, per i quali è richiesta la vaccinazione. Il provvedimento è arrivato – racconta il quotidiano Der Standard – dopo le insistenze dell’Arbeitsmarkt Service, il servizio pubblico per l’impiego austriaco, in seguito all’aumento delle offerte declinate da chi non vuole immunizzarsi.

La misura segue idealmente l’obbligo – imposto una settimana fa solo ai non vaccinati (per scelta) – di indossare la maschera Ffp2 in tutti i negozi, oppure l’imposizione di eventuali lockdown e limitazioni selettive, per non coinvolgere nelle chiusure anche gli immunizzati. Questa volta Vienna vuole rispondere all’esigenza di numerose aziende private e pubbliche: sono sempre di più infatti i datori di lavoro che impongono il vaccino come condizione inderogabile per i loro dipendenti. E che, proprio per questo, stanno incontrando diversi ostacoli nel reperire candidati per le loro posizioni aperte. “Chi rifiuta un’offerta di lavoro perché No vax verrà sospeso fino a sei settimane dalla disoccupazione – ha dichiarato Kocher. “Si tratta di misure di protezione nei confronti dei non vaccinati – ha commentato il premier Kurz, rispondendo alla contestazione delle misure – visto il rischio 50 volte superiore di un percorso grave della malattia che potrebbero riguardare la movida serale e i grandi eventi“.