Mafie

“Estorsioni agli ambulanti veneti e friulani”: così la camorra controllava mercati e fiere. 9 arresti, anche presidente Ascom di Bibione

Il blitz Antimafia partito da Trieste: il gruppo è accusato di aver costretto i commercianti a non esercitare la propria attività e di aver cercato di impedire lo svolgimento di una manifestazione che si tiene ogni estate a Bibione. Contestate reiterate intimidazioni e anche spedizioni punitive armate. Il presidente Antimafia Morra: "Infiltrazioni in un territorio che si pensava immune"

Oltre alle minacce e alle intimidazioni, arrivavano a organizzare anche spedizione punitive armate. Così la camorra otteneva il controllo di mercati e fiere in Veneto e Friuli Venezia Giulia. Questa mattina la direzione investigativa Antimafia e il nucleo di polizia economico finanziaria di Trieste hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di nove persone. Tra gli arrestati, come riporta Il Gazzettino, anche il presidente dell’Ascom di Bibione, Giuseppe Morsanuto, ex vicensindaco di San Michele al Tagliamento ed ex coordinatore locale di Forza Italia: una carica lasciata a marzo 2017 proprio dopo aver assunto l’incarico in Confcommercio. Sono state perquisite sia la sede dell’associazione dei commercianti sia la casa di Morsanuto.

Gli altri arrestati, scrive Il Gazzettino, sono Pietro D’Antonio, 60 anni, nato a Cercola (Napoli) e residente a Latisana, insieme ai due figli Renato e Beniamino. Ma anche Gennaro Carrano e il figlio Salvatore, entrambi napoletani ma residenti a Bibione e Latisana. Poi Raffaele e Salvatore Biancolino, così come Zefferino Paisan, 55 anni, titolare di un’azienda agricola a Concordia. Secondo La Nuova Venezia, sono tutti imprenditori e commercianti.

Gli arrestati devono rispondere, a vario titolo, di diversi episodi di estorsione aggravata dal metodo mafioso: secondo le indagini, con reiterate intimidazioni hanno costretto gli ambulanti veneti e friulani a non esercitare la propria attività e hanno cercato di impedire lo svolgimento della manifestazione fieristica denominata I Giovedì del Lido del Sole che si tiene ogni estate appunto a Bibione, in provincia di Venezia. Lo scopo ultimo era quello di imporre il proprio controllo sulle attività economiche nella località turistica.

Particolarmente significativi, sottolineano gli investigatori, alcuni episodi in cui sono state organizzate spedizioni punitive armate contro chi non sottostava all’egemonia imposta dal capo del gruppo criminale anche in altre manifestazioni fieristiche del litorale friulano-veneto. Polizia, carabinieri e guardia di finanza sono entrate in azione anche a San Donà, Portogruaro, Caorle e Jesolo.

“Il mio ringraziamento alla Dia, alla Guardia di Finanza ed alla Dda di Trieste per l’operazione che ha visto decine di arresti per estorsione aggravata dal metodo mafioso nel Veneto orientale e nel Friuli Venezia Giulia”. Con queste parole ha commentato l’operazione al Gazzettino il presidente della commissione Antimafia, Nicola Morra. Che ha aggiunto: “Si tratta di infiltrazioni di camorra in un territorio che si pensava immune e proprio questa convinzione di impermeabilità a certi fenomeni è il grave errore di chi si reputa invulnerabile“. “È necessario sollecitare l’attenzione e la sensibilità dei cittadini e degli operatori economici a denunciare, a porre subito un argine a queste degenerazioni mafiose”, ha concluso Morra.

AGGIORNAMENTO

Segnaliamo che l’Autorità Giudiziaria procedente ha riqualificato i fatti oggetto di imputazione in ipotesi meno gravi, escludendo definitivamente l’aggravante del metodo camorristico.