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Conte: “Lavorare così per il bene comune è una faticaccia, non reggerò fisicamente a lungo”. Poi spiega: “Tantissimo entusiasmo e responsabilità”

Continua il tour elettorale di Giuseppe Conte. Dal palco del comizio a Finale Emilia, a sostegno del candidato Mattia Veronesi, l’ex premier ha parlato dello “stress” del suo ruolo e di quanto “francamente lavorare così per il bene del Paese” sia “una faticaccia enorme”. Salvo poi specificare, a margine della sua visita a Cattolica, di non essere “stanco di ricoprire l’incarico”.

“Non ritengo di essere infallibile e nemmeno vedo un orizzonte poi così lungo, perché, ve lo dico francamente, è un impegno stressantissimo – ha detto al termine dell’intervento dal palco di Finale – Lavorare, così, per il bene comune è una faticaccia enorme. Quindi non credo che la potrò reggere fisicamente a lungo. Spero, e faremo in modo, che ci sia qualcuno più bravo di me, quando sarà il momento”.

Parole che hanno subito allertato alcuni sostenitori dell’ex presidente del Consiglio che però, rispondendo a una domanda a Cattolica, ha subito puntualizzato: “Stanco di ricoprire questo incarico? No no, ho detto, ed è la verità, che se si assume una responsabilità del genere, sia come presidente del Consiglio, sia alla guida di una forza politica, e lo si fa con la serietà nell’interesse dei cittadini per il bene comune, vi assicuro che è un impegno enorme e serio e questo richiede un grande e costante sforzo fisico. Era questo che volevo dire. Non che sono stanco”. Anzi, ha proseguito, “c’è tanto entusiasmo e voglia di lavorare per il bene del Paese”.