Cronaca

Coronavirus, i dati: 5.522 nuovi casi e 59 morti. Positività all’1,9%. In leggero calo i ricoveri ordinari e le terapie intensive

Sono 558 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per il Covid in Italia, sei in meno rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 38, stesso numero di ieri. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 4.230; si tratta di 5 persone in meno

Sono 5.522 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 5.923. Sono invece 59 le vittime in un giorno, ieri erano state 69. 291.468 sono i tamponi molecolari e antigenici processati nelle ultime 24 ore, ieri erano stati 301.980. Di conseguenza il tasso di positività è all’1,9%, stabile rispetto al 2% di ieri.

Per quanto riguarda le ospedalizzazioni si registrano 558 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per il Covid in Italia, sei in meno rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 38, stesso numero di ieri. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 4.230; si tratta di 5 persone in meno rispetto a ieri.

Nella distribuzione geografica il maggior incremento di nuovi casi si registra in Sicilia (+929), seguita da Lombardia (+663) e Veneto (+530). In ordine decrescente ci sono poi Toscana (+495), Emilia Romagna (+449), Campania (+410), Lazio (+310), Calabria (+296), Piemonte (+234), Marche (+209), Puglia (+178), Liguria (+165), Sardegna (+147), Abruzzo (+131), Friuli Venezia Giulia (+118) e Umbria (+111). Tutte le altre regioni hanno un incremento inferiore alle 100 unità. Nessuna, inoltre, risulta essere covid free.

Nell’analisi dei primi quattro giorni della settimana (lunedì-giovedì) a confronto con gli stessi della settimana precedente si conferma che a fronte di un numero leggermente superiore di tamponi processati ( 1.046.706 vs 1.014.230), risultano in diminuzione i nuovi casi (19.526 vs 23.019), gli ingressi in terapia intensiva (148 vs 188), i ricoveri (+14 vs +72) e i decessi ( 251 vs 259). Si tratta evidentemente dell’effetto dei vaccini che non frenano del tutto la diffusione del virus ma ne limitano la rapidità.

Articolo in aggiornamento