Scienza

Bologna, raro tumore congelato con la crioterapia: curati i primi sei pazienti all’Istituto Rizzoli

Erano affetti da fibromatosi desmoide, una malattia che colpisce 150 persone all'anno in Italia. Si tratta della prima volta che nel nostro Paese la patologia viene trattata con questa tecnica innovativa in grado di bloccare e fare comparire la massa cancerogena senza chemioterapia

Congelare il cancro con la crioterapia fino a farlo scomparire. E’ la tecnica utilizzata da una équipe medica dell’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, che il 7 febbraio, primo in Italia ad applicarla, ha curato sei pazienti affetti da fibromatosi desmoide, una rara forma di tumore che nel nostro Paese colpisce circa 150 persone all’anno.

Chi è affetto da questa patologia sviluppa una massa benigna che tuttavia cresce in modo aggressivo nei tessuti arrivando a causare forti dolori, compressione di organi interni e difficoltà motorie. Se trattata chirurgicamente ha un’altissima possibilità di recidiva e, per questo, viene in genere affrontata con sedute di chemioterapia capaci di bloccarne la crescita, ma non di eliminarla dall’organismo insieme ai problemi che porta con sé. Da qui il carattere assolutamente innovativo della crioterapia, giù usata per altre malattie ma associata alla cura della fibromatosi desmoide solo dopo che uno studio americano del Memorial Sloan Kettering Cancer Center ne ha appurato l’efficacia in questo campo: si tratta infatti di una tecnica di radiologia interventistica che congela e necrotizza il tumore così che la massa si riduca progressivamente fino anche a scomparire.

Il Rizzoli è stato il primo centro in Italia a utilizzare la crioterapia per la fibromatosi desmoide grazie a uno studio clinico del dottor Costantino Errani, della Clinica ortopedica oncologica, condotto insieme al dottor Giancarlo Facchini, della Radiologia diagnostica ed interventistica. I primi sei pazienti trattati provengono da tutta Italia e i controlli periodici mostrano un immediato miglioramento. “Abbiamo trattato con questa tecnica la prima persona a luglio 2020 e a un anno di distanza i risultati sono sorprendenti”, ha detto Errani. “Il paziente, un uomo di 39 anni che soffriva di un dolore debilitante nella zona di crescita del tumore, oggi sta bene e la massa è quasi scomparsa. Questo grazie a una sola seduta di crioterapia”, ha aggiunto il medico.

Un’innovazione che all’istituto ortopedico bolognese pare destinata a non rimanere la sola: “Con un investimento di oltre 2 milioni di euro ci doteremo presto di una nuova apparecchiatura di ultimissima generazione, che ci permetterà un più ampio campo di azione in trattamenti all’avanguardia“, ha spiegato il direttore generale del Rizzoli, Anselmo Campagna.