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RiMS Racing: idee interessanti unite ad una buona grafica e un ottimo comparto audio. Con qualche sbavatura

L’Italia e gli italiani hanno indubbiamente un forte legame con il mondo delle corse “motorizzate”, sia che si tratti di mezzi a due ruote che di quelli a quattro, legame che si presenta anche nel settore dei videogiochi, dove tra le eccellenze sviluppate dagli studios del bel paese spiccano proprio quelle legate ai “motorsport”. Arrivato sul mercato a fine agosto, RiMS Racing è un titolo dedicato alle corse motociclistiche sviluppato da RaceWard Studio, azienda con base a Milano entrata da 2 anni circa a far parte del gruppo Nacon, che punta ad offrire agli appassionati delle due ruote un’esperienza diversa unendo alla parte di competizione vera e propria una componente di gioco dedicata alla cura della moto.

RiMS Racing offre ai giocatori la possibilità di gareggiare salendo in sella su 8 tra le più apprezzate super sportive degli ultimi anni, come quantità è sicuramente limitata ma dovrebbero essere comunque in grado di soddisfare gli appassionati vedendo rappresentata una buona fetta dei brand più celebri: Ducati, Aprilia, Yamaha, Honda, Kawasaki, Suzuki, BMW ed MV Augusta rispettivamente rappresentate da Panigale V4R, RSV4 1100 Factory, YZF-R1, CBR1000RR ABS, Ninja ZX-10RR, GSX-R1000R, M1000 RR ed F4 RC. Non ampissima, ma di qualità, anche la lista delle location di gara composta da 10 circuiti – tra cui il Nürburgring, Laguna Seca e Silverstone – e 5 percorsi stradali come l’italiano Passo San Marco e la norvegese Atlantic Ocean Road (raddoppiati dalla possibilità di affrontarli al contrario).

Le modalità di gioco sono quelle che ci si aspetta da un tradizionale gioco di racing – carriera, multiplayer online, time attack etc -, vedendo per la carriera la possibilità di optare tra 3 difficoltà: Esordiente, più permissiva e con avversari più semplici da battere, Semi-Pro, che offre avversari un po’ più competitivi, e Pro, che mette il giocatore contro avvesari più ostici ed al contempo rimuovendo la possibilità di riprovare una gara (o uscirne) se non ritirarandosi, venendo dunque relegati all’ultimo posto in classifica. Inoltre è possibile intervenire per adattare il gioco alle proprie abilità di guida regolando il realismo del motore “fisico” (partendo da uno meno realistico e supportato da aiuti per giungere ad un modello più simulativo sviluppato dal team di RaceWard Studio), il cambio (tra automatico e manuale) e la gestione dei freni (se unificata o con comandi separati tra freno anteriore e posteriore).

La modalità carriera a differenza di altri titoli non vede il giocatore affrontare un campionato (o più) alle dipendenze di un team, ma un calendario composto di 70 eventi (da veri e propri weekend di gara completi, a gare singole, semplici test a tempo ed eventi “tutorial”), potendo in alcune “settimane” scegliere che gara affrontare. Ogni evento, a seconda dei risultati ottenuti, offrirà premi in crediti e/o componenti per la moto, entrambi necessari per poter affrontare il calendario senza restare a piedi: una parte importante della carriera di RiMS è infatti prendersi cura della proprio moto, sostituendo i componenti usurati – guidare male può accelerare il processo – con componenti simili o se disponibili migliori.

A dimostrare il peso dato a ciò dagli sviluppatori è l’officina, quasi un gioco nel gioco dove il player può intervenire su 45 parti della moto, potendo optare su un totale di circa 500 ricambi tra originali e aftermarket, vedendo necessario eseguire una sequenza di azioni con il controller (o con tastiera e mouse) per poter smontare / rimontare il componente scelto come ad esempio ruotare il joystick quando è necessario svitare o avvitare; ad esempio per intervenire sulle molle delle sospensioni anteriori andranno prima rimosse pinze e pastiglie dei freni, il cerchione, il parafango anteriore e la sospensione, ad intervento compiuto a volte purtroppo la procedura di “riassemblaggio” potrebbe lasciare smontate alcune componenti, richiedendo al giocatore di controllare se tutto ok. Per quanto riguarda gli interventi in Pit-Lane è possibile scegliere dalle impostazioni di effettuare le modifiche automaticamente, mentre per poter fare lo stesso tra una gara e l’altra (o almeno limitare la necessità di interventi manuali) bisognerà avanzare nell’albero delle abilità ingegneristiche.

Per chi si approccia al gioco per la prima volta, senza una buona esperienza su altri titoli motociclistici, o preferisce un’esperienza rilassata il consiglio è di optare per la fisica meno realistica ed alzare eventualmente il livello una volta presa mano con i controlli. Partire direttamente con il livello intermedio, se non addirittura con il più realistico, potrebbe trasformare il gioco in un’esperienza snervante: il lavoro fatto dal team di RaceWard sulla fisica punta certamente ad appagare gli appassionati di moto, ma richiede una guida molto precisa ed attenta nel gestire acceleratore, freni e angolazione; va detto però che in alcuni casi non è perfetta, e ci si può trovare a terra senza aver fatto nulla di avventato, come non perfetti (o a volte lenti) sono i movimenti del pilota in sella. Nel complesso durante la prova abbiamo trovato l’esperienza di guida abbastanza piacevole, soprattutto una volta trovato il setup giusto.

Graficamente RiMS Racing si affida al motore grafico KT Engine, lo stesso alla base di altri titoli motoristici di Nacon, riuscendo nella versione da noi provata (PC) ad offrire un esperienza visuale gradevole sia per quanto riguarda i modelli delle moto che circuiti e paesaggi, ma purtroppo non senza alcune sbavature sia per quanto riguarda veri e propri bug (in alcuni casi ad esempio ci siam trovati con un’ombra ad affiancare la moto seguendone i movimenti), che mancanze (sul bagnato è si ben visibile l’acqua sul circuito ma non mostra reazioni al passaggio delle moto). Il comparto audio è una gioia per le orecchie, offrendo un’ottima riproduzione dei rombi delle moto protagoniste.

Come accennato nei paragrafi precedenti, RiMS Racing non è certamente il gioco “perfetto” o “definitivo” per quanto riguarda la simulazione motociclistica, ma ha le carte in regola per far divertire gli appassionati.