Cronaca

Coronavirus, i dati: 5.498 nuovi casi e 75 morti nelle ultime 24 ore in Italia. In leggero calo ricoveri e terapie intensive. Positività all’1,78%

L’Italia si sta avvicinando al traguardo del 70% della popolazione che ha ricevuto due dosi del vaccino anti Covid-19 e attualmente è al terzo posto in Europa per numero di somministrazioni. Lo indicano i dati più recenti, relativi al 31 agosto, elaborati dall’Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali

I numeri – Sono 5.498 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 4.257. Sono invece 75 le vittime in un giorno, in aumento rispetto alle 53 di ieri. I tamponi – molecolari e antigenici – per il coronavirus processati sono 307.643, ieri erano stati 109.803. Di conseguenza il tasso di positività è del 1,8%, in netto calo rispetto al 3,88% di ieri. Per quanto riguarda le ospedalizzazioni: sono 544 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per il Covid in Italia, quattro in meno rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute, sono 49. I ricoverati con sintomi covid nei reparti ordinari sono 4.252, 12 in meno rispetto a ieri.

Le regioni – Per quanto riguarda la distribuzione geografica le regioni che registrano il maggior incremento giornaliero sono: la Sicilia (+1.091) con il dato più alto ma inferiore di circa 600 unità rispetto al giorno precedente, seguono Lombardia (+723) e Veneto (+583). In ordine decrescente si posizionano, poi, Campania (+471), Emilia Romagna (+455), Toscana (+383), Lazio (+283), Piemonte, Puglia e Sardegna tutte con +220 nuovi casi, Calabria (+195), Liguria (+120), Friuli Venezia Giulia (+112) e Marche (+102). Tutte le altre regioni registrano un incremento, nell’arco delle 24 ore, inferiore alle 100 unità. Nello specifico: Basilicata (+98), Umbria (+74), Provincia autonoma di Bolzano (+59), Abruzzo (+57), Provincia autonoma di Trento (+25) e Valle d’Aosta (+7). L’unica regione covid free è il Molise che ha registrato nell’ultimo giorno zero nuovi casi positivi.

L’Europa – L’Italia si sta avvicinando al traguardo del 70% della popolazione che ha ricevuto due dosi del vaccino anti Covid-19 e attualmente è al terzo posto in Europa per numero di somministrazioni. Lo indicano i dati più recenti, relativi al 31 agosto, elaborati dall’Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas).
I dati indicano che la Germania è al primo posto, con oltre 101,6 milioni di vaccinazioni eseguite, la Francia al secondo (86,9 milioni) e l’Italia al terzo (77,5 milioni). Segue la Spagna (con 36,2 milioni) e a distanza ci sono Polonia (36,2), Paesi Bassi (21,8), Belgio (16,1), Portogallo (14,6), Svezia (12,3), Repubblica Ceca (11,4) e Grecia (11,3). Superano appena i dieci milioni di somministrazioni Ungheria (10,5) e Austria (10,4); sotto i dieci milioni sono: Romania (9,7), Danimarca (8,5), Irlanda (6,8), Finlandia (6,7), Slovacchia (4,5), Croazia (3,2), Lituania (3,1), Bulgaria (2,2), Slovenia (1,8), Lettonia (1,5), Estonia (1,2), Cipro (1,0), Malta (0,79) e Lussemburgo (0,76).

L’analisi – Per avere un quadro chiaro di quanto stia accadendo nel nostro Paese con il virus SarsCov2 possiamo confrontare i dati dell’ultimo giorno con quelli di martedì scorso. Emerge che nonostante i nuovi positivi siano leggermente inferiori (5.498 vs 6.076) a fronte di un numero maggiore di test processati (307.643 vs 266.246), sono aumentati i morti (75 vs 60) e gli ingressi in terapia intensiva ( 49 vs 46). In diminuzione invece il dato relativo ai ricoveri nei reparti ordinari (-12 vs +108). Anche nel confronto dei primi due giorni della settimana con quelli della settimana precedente sebbene si registri un numero inferiore di nuovi positivi (9.755 vs 10.244) a fronte di un numero di tamponi maggiore ( 417.446 vs 367.587), un deciso incremento dei decessi (128 vs 104) e degli ingressi in terapia intensiva (99 vs 91). L’altro dato in decremento è relativo ai ricoveri nei reparti ordinari (+119 vs +269). Ciò significa che ad inizio settimana sembra che la pandemia si accinga ad un rallentamento più marcato in considerazione anche di un numero inferiore di tamponi eseguiti in quei giorni, che poi, verosimilmente viene recuperato e superato, registrando quindi un continuo e progressivo espandersi del virus, negli altri giorni della settimana fino al venerdì.

C’è da dire che è significativo nelle ultime ore il dato relativo ai decessi. I 75 morti registrati è, in effetti, un numero che non si raggiungeva dallo scorso 29 maggio, giornata in cui sono state registrate 83 vittime