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Green pass, il modello Amburgo: gli esercenti possono scegliere se far entrare solo vaccinati e guariti (e avere meno restrizioni)

In Germania è appena entrata in vigore la cosiddetta regola 3G: come in Italia con il green pass, si può accedere ai locali e agli eventi solo se vaccinati, guariti o testati. La città anseatica però anticipa tutti e passa alle 2G: commercianti e organizzatori avranno la facoltà di non far entrare le persone che presentano un tampone negativo. In compenso, verranno meno alcune regole, come l'obbligo di distanziamento. Ora non è escluso che altre amministrazioni possano seguire l'esempio

Accesso ai locali pubblici come ristoranti e cinema solo per vaccinati e guariti, con meno restrizioni. Il governo tedesco a inizio mese ha varato la cosiddetta regola delle 3G, appena entrata in vigore, che prevede (al pari del green pass italiano) la possibilità di accesso a locali ed eventi anche a chi presenta un test negativo non più vecchio di 24 ore (se Pcr di 48 ore). Il governatore della Baviera, Markus Söder, aveva preannunciato che col progredire della pandemia si sarebbe arrivati a una più rigida regola 2G, cioè l’ammissione di soli vaccinati o guariti. Ma Amburgo ha anticipato tutti: la città anseatica, guidata dal sindaco Peter Tschentscher (Spd), lascia agli esercenti la facoltà di adottare fin da subito la regola 2G.

“I vaccinati e i guariti non hanno una rilevanza significativa nell’andamento della pandemia e le restrizioni devono essere contemperate e durare solo finché necessarie per combatterla”, ha spiegato Tschentscher, come riporta la Ndr. La scelta di permettere l’ingresso solo a vaccinati e guariti, specificano ad Amburgo, è facoltativa. Presupposto per poter applicare il modello 2G è un precedente avvertimento on line e il severo controllo sui certificati di completa vaccinazione o guarigione presentati dagli ospiti. Eventuali violazioni saranno infatti sanzionate con un’ammenda da mille a 20mila euro. Saranno esclusi dalla rigida applicazione della regola 2G solo i giovani sotto i 18 anni, che quindi potranno accedere anche senza vaccinazione. Dopo sei settimane, però, l’esenzione varrà solo per i ragazzi fino a 12 anni. Anche le donne incinta o chi soffre di malattie pregresse dovrà essere vaccinato.

In compenso, per chi applica la regola 2G verranno meno gli obblighi di distanziamento all’interno degli esercizi e una volta al posto non si dovranno indossare le mascherine FFP2. Nel dettaglio, ristoranti, cinema, musei, zoo e biblioteche con la regola 2G potranno disporre i posti a sedere come vogliono e non avranno un limite orario di chiusura. Negli ambienti chiusi si dovrà comunque portare la mascherina quando ci si muove, così pure nei ristoranti fino al raggiungimento del posto assegnato. Nelle discoteche e a concerti o manifestazioni sportive con la regola 2G potranno essere ammesse fino 1.300 persone al chiuso e 2mila all’esterno. Per piscine, saune o stadi che applichino la regola 2G cade qualsiasi limite di persone ammesse, ma resta l’obbligo di portare la maschera all’interno. La regola 2G può valere anche per feste private come matrimoni, senza alcuna preventiva notificazione, ma con un massimo di 750 persone all’aperto. Salvo che non siano previsti balli: in tal caso sono ammessi al massimo 150 ospiti all’interno e la mascherina dev’essere indossata ballando.

Il modello Amburgo è già discusso perché la regola 2G pone dei problemi di costituzionalità, prevedendo un trattamento diverso per chi potrebbe esibire un test negativo. L’amministrazione, come detto, obbietta che è tuttavia facoltà degli esercenti applicare ancora la regola 3G. Anche in questo caso, secondo i critici, ci sarebbe un trattamento diverso perché quegli imprenditori, rispetto ai concorrenti che adottano la 2G, hanno più restrizioni e devono ad esempio mantenere il distanziamento, offrendo quindi meno posti. Un trattamento diverso dei non vaccinati è peraltro costituzionalmente legittimo se giustificabile a fronte dell’andamento pandemico per la tutela della salute pubblica. E non è escluso che in futuro altre amministrazioni possano introdurre regole 2G in modo generalizzato. Intanto l’incidenza aumenta: a livello nazionale è pari a 66 casi ogni 100mila abitanti.