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Ciro Di Maio, disposti gli arresti domiciliari per il conduttore che aveva comprato un litro di droga

L'uomo interrogato ha dichiarato che la sostanza stupefacente era per uso personale: "Non sono uno spacciatore, la sostanza non era destinata a feste o altro, era solo per me, ne sono dipendente da molti anni ormai e sto cercando di seguire un programma terapeutico che prevede di 'scalare', riducendo mano a mano il consumo"

Ciro Di Maio, il conduttore tv e attore arrestato due giorni fa a Milano per essersi fatto inviare un litro di Gbl, liquido conosciuto anche come ‘droga dello stupr0’, dall’Olanda andrà agli arresti domiciliari. La giudice per le indagini preliminari, Sara Cipolla, ha convalidato l’arresto in flagranza e ha disposto la misura cautelare. Per la Procura il 46enne doveva rimanere in carcere, mentre l’avvocato Nadia Savoca aveva chiesto una misura “meno afflittiva”, ossia i domiciliari o l’obbligo di firma.

Il conduttore agli investigatori aveva dichiarato di essere lui stesso consumatore della sostanza, negando i fini di spaccio. Il Gbl (o acido gamma butirrolattone), conosciuto come “ecstasy liquida” e molto simile al Ghb, è una sostanza endogena, già presente nel nostro corpo. Spesso sciolte nei drink, chi assume ‘ecstasy liquide’ sviluppa maggiore accondiscendenza (da qui ‘droga dello stupro’), poi un senso di stordimento e svanito l’effetto ricorda poco o nulla di quanto accaduto.

Durante l’interrogatorio di garanzia l’uomo, volto di punta del canale Marcopolo dove conduce la trasmissione “Diario di Viaggio, ha detto: “Non sono uno spacciatore, la sostanza non era destinata a feste o altro, era solo per me, ne sono dipendente da molti anni ormai e sto cercando di seguire un programma terapeutico che prevede di ‘scalare’, riducendo mano a mano il consumo”.

La difesa per provare questa dipendenza ha depositato “documentazione medica”. Il programma, ha precisato l’avvocata Nadia Savoca,, “prevede l’assunzione di 2 ml ogni 2 ore e comunque fino ad un massimo di 5 dosi giornaliere”. Il conduttore, ad ogni modo, “in questo periodo ne stava assumendo di più, perché non sempre riesce a seguire il trattamento“.