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Afghanistan, Cnn: “L’ex presidente Karzai e Abdullah messi di fatto ai domiciliari”. I Talebani vietano musica nel Paese

Emergono intanto novità in merito al nuovo governo dell’autoproclamato Emirato Islamico: fra queste, la reintroduzione di alcune restrizioni che hanno caratterizzato il loro governo sul finire degli Anni 90, come la proibizione della musica. Lo ha detto il portavoce Zabihullah Mujahid in un’intervista con il New York Times

La Cnn riferisce che i Taliban hanno di fatto messo agli arresti domiciliari l’ex presidente Hamid Karzai e il capo dell’Alto consiglio per la riconciliazione nazionale, Abdullah Abdullah, mettendo a rischio quindi la possibilità di un governo “inclusivo”, come auspicato dai governi stranieri. Gli Studenti coranici continuano l’avanzata nelle poche aree ancora non conquistati e dal Panshir arriva notizia che i miliziani abbiano già occupato la residenza di Ahmad Massoud, capo della resistenza tagika e figlio dell’ex leader Ahmad Shah Massoud, il Leone del Panshir. Tanto che è stato trovato, si apprende, l’accordo per una tregua tra le parti.

Avviate intanto le procedure di evacuazione del personale diplomatico e militare dei Paesi stranieri che, secondo quanto si apprende, lascerà il Paese entro la mezzanotte di venerdì, eccezion fatta per i militari Usa. SkyTg24 aveva anche riportato la notizia di spari contro un aereo italiano decollato dall’aeroporto di Kabul, versione però smentita dall’intelligence di Roma: in realtà una mitragliatrice afghana ha sparato in aria per disperdere la folla.

Anche secondo le fonti d’intelligence americana oggi potrebbe rivelarsi una giornata molto calda. La Cia sostiene che a Kabul sia imminente una azione pianificata da tempo. L’allarme lanciato è circostanziato e si spinge a ipotizzare quattro autobombe pronte ad esplodere nella zona dell’ultimo cancello che separa dall’aeroporto di Kabul. Secondo quanto riportato da Repubblica, le auto dovrebbero esplodere tra i fuggitivi che tentano di salire a bordo degli aerei. Si punta all’esplosione di un primo mezzo e poi gli altri tre a seguire, dando persino il tempo ai soccorritori di arrivare e colpire anche loro.

Un attacco terroristico che è stato pianificato per essere eseguito proprio prima della deadline dell’evacuazione, cioè prima del 31 agosto. Ciò che rende credibile l’allarme è soprattutto la matrice dell’attacco. Si tratterebbe del braccio di Isis nel Paese, lo Stato Islamico della Provincia di Khorasan, che intende colpire con missili ed esplosivo anche – secondo quanto si apprende – un mezzo aereo della Nato intento al decollo con a bordo profughi. Per Isis questa è l’occasione concreta per colpire la Casa Bianca sotto gli occhi del mondo proprio nelle ultime ore disponibili per lasciare l’Afghanistan. I Taliban intendono mantenere la zona dell’aeroporto più sicura possibile così, secondo quanto si apprende, gli Studenti coranici hanno intenzione di chiedere a contractor del Qatar e alla Turchia assistenza per la gestione della sicurezza dello scalo.

E alcune novità emergono anche riguardo alla formazione del nuovo governo dell’autoproclamato Emirato Islamico. Da quanto si apprende, ci sarà un presidente eletto a suffragio universale con i suoi ministri in parte scelti dal presidente stesso e in parte da una Guida Suprema religiosa, al vertice dell’assetto istituzionale, con il compito di indirizzare tutti gli organi dello Stato e che si avvale di un Consiglio Superiore costituito da 12 notabili. Questa guida verosimilmente nominerà direttamente alcune cariche relative ai settori della sicurezza, dell’intelligence e della giustizia. Un modello molto simile a quello della Repubblica Islamica dell’Iran. Il Parlamento dovrebbe essere invece articolato come quello attuale, con due camere e rappresentanti eletti dal popolo. I fondamentalisti reintrodurranno anche alcune restrizioni che hanno caratterizzato il loro governo sul finire degli Anni 90: “La musica è proibita dall’Islam”, ha infatti detto il portavoce Zabihullah Mujahid in un’intervista con il New York Times.

Spostando lo sguardo fuori dalla capitale, i combattenti Taliban sono riusciti nelle ultime ore a entrare nel capoluogo della provincia del Panshir, mentre una delegazione della resistenza è arrivata nella capitale afghana per negoziare con il gruppo.