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Troppe risse in spiaggia: il comune vieta l’affitto di sdraio o lettini. La curiosa decisione di una cittadina inglese

"Pensavo stessero scherzando": si è lamentata una deputata. Le sedie dovrebbero tornare il prossimo anno ma nel frattempo il mancato affitto delle sedie comporterà una perdita di circa 200mila sterline per le casse comunali

I tradizionali lettini e sdraio gialli e blu non faranno più parte della scena sul lungomare di Bournemouth, nel sud dell’Inghilterra. Come riporta il Daily Mail, il comune ha infatti deciso di interrompere il noleggio delle famose seggiole, circa 3500 al costo di 3,5 sterline al giorno, per evitare che queste venissero utilizzate come armi durante le numerose risse che avvengono d’estate sul lungomare.

Una scelta dettata soprattutto da quanto avvenuto lo scorso anno quando, con gli incontri al chiuso limitati per via del Covid, le spiagge si erano trasformate nel perfetto terreno di scontro per bande. Insomma un rischio anche per lo staff degli stabilimenti che quindi l’amministrazione ha voluto proteggere con questa scelta. Peccato che il danno economico sia ingente: circa 200mila sterline perse per le casse comunali.

La decisione non è stata accettata da tutti. Vikki Slade, membro liberaldemocratico del Bournemouth, Christchurch e Poole Council, ha sollevato la questione e, chiedendo dove avrebbero dovuto sedersi i turisti, si è sentita rispondere che vicino alla spiaggia “ci sono molte panchine”. “Mi aspettavo che la scelta fosse dovuta al Covid – ha detto, come riporta il giornale britannico – Ma la risposta che ho ricevuto è stata che non aveva nulla a che fare con questo”. Togliere le sdraio, infatti, serviva soprattutto ad evitare che venissero usate come armi durante le risse. “Pensavo stessero scherzando così li ho ricontattati, ma mi hanno dato sempre la stessa risposta”, ha continuato Slade, sottolineando che, in ogni caso, più che liberarsi delle sdraio sarebbe stato opportuno “aumentare la sicurezza” o ” far pattugliare la spiaggia”.

Le sdraio e i lettini, comunque, dovrebbero tornare a far parte del panorama di Bournemouth il prossimo anno, ma intanto la polemica va avanti.