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Quentin Tarantino: “Mai un centesimo a mia mamma, da bambino mi ha umiliato”

È stato lo stesso regista a rivelarlo nel corso di un'intervista con Brian Koppelman durante il podcast The Moment, spiegando di aver tagliato fuori economicamente la madre Connie perché non lo ha supportato nella sua passione per il cinema

Mai un soldo a mia madre“. Quentin Tarantino è categorico: tutta colpa di un episodio successo quando era ancora bambino. È stato lo stesso regista a rivelarlo nel corso di un’intervista con Brian Koppelman durante il podcast The Moment, spiegando di aver tagliato fuori economicamente la madre Connie perché non lo ha supportato nella sua passione per il cinema.

Tutto è successo quando Tarantino aveva 12 anni e iniziò a scrivere la sua prima sceneggiatura dal titolo Captain Peachfuzz and the Anchovy Bandit: “A scuola gli insegnanti pensavano fosse un atto di ribellione, perché invece di seguire la lezione, buttavo giù sceneggiature. Mia madre non era contenta delle difficoltà scolastiche e si lamentava con me. Mi rimproverava perché detestava che non fossi portato per la scuola. Ricordo che un giorno, con tono sarcastico, nel mezzo di una delle sue filippiche, mi disse ‘Oh e comunque questa tua carriera da scrittore’, con tanto di segno delle virgolette fatto con le dita, ‘finisce qui'”.

“In quell’occasione promisi a me stesso che, una volta raggiunto il successo, non le avrei mai dato un centesimo. Niente case, né vacanze né automobili“, ha raccontato ancora Quentin Tarantino. “Un proposito che ho rispettato, perché bisogna sempre ricordare che le parole hanno delle conseguenze, soprattutto quelle pronunciate a un bambino: il sarcasmo di un genitore può essere davvero pericoloso e difficile da digerire”.