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Germania, da settembre terza dose a fragili e anziani. Cambio di linea: vaccinazione estesa anche ai ragazzi dai 12 ai 17 anni

La riunione tra il ministro della Salute Spahn e i suoi colleghi dei 16 Länder tedeschi ha portato a due novità. La prima è un altro richiamo a settembre per le persone vulnerabili "perché per loro il rischio di ridurre la protezione vaccinale è maggiore". La seconda è il via libera alle somministrazioni ai minorenni, nonostante la Commissione Stiko non lo abbia raccomandato. Il pediatra Terhardt a Die Zeit: "Strategia in atto da settimane per distrarre dal proprio fallimento sulla scuola"

La Germania offrirà agli anziani e a tutte le persone a rischio una terza dose di vaccino anti-Covid a partire da settembre. Il nuovo richiamo sarà effettuato solo con Pfizer o Moderna, ma sarà offerto anche a chi ha già ricevuto due dosi di Astrazeneca o la singola di Johnson&Johnson. L’annuncio è arrivato dal ministro della Salute, Jens Spahn, che ha citato le preoccupazioni su “una ridotta o rapidamente indebolita risposta immunitaria“. L’altra grande novità emersa dalla riunione tra Spahn e i ministri della Salute dei 16 Länder tedeschi riguarda invece i più giovani: è stato infatti deciso all’unanimità di estendere l’offerta di vaccinazione a tutti i ragazzi dai 12 ai 17 anni, nonostante al momento la Commissione permanente per le vaccinazioni (Stiko) non abbia raccomandata la somministrazione per questa fascia di età, ma abbia consigliato la vaccinazione solamente ai ragazzi che soffrono di patologie pregresse, quindi più a rischio in caso di contagio.

Con un terzo richiamo a settembre, i gruppi particolarmente vulnerabili dovrebbero essere protetti al meglio anche in autunno e in inverno. Questo si rende necessario “perché per loro il rischio di ridurre la protezione vaccinale è maggiore“. È questa la motivazione alla base della decisione presa oggi dalla Conferenza dei ministri della salute. La comunità scientifica al momento oscilla tra due posizioni: una sostiene che le difese immunitarie possono perdurare decenni. L’altra parte crede che dopo tre mesi le difese immunitarie comincino a calare e sia necessaria una terza dose. Emanuele Montomoli, professore di Igiene e Medicina Preventiva all’Università degli Studi di Siena e massimo esperto in studi di sieroepidemiologia sulle malattie infettive, a ilfattoquotidiano.it ha spiegato che la terza dose è “inevitabile.

Oltre al via libera alla terza dose di vaccino per i gruppi “a rischio”, i ministri della Salute tedeschi hanno appunto deciso di estendere la possibilità di vaccinarsi anche ai minori dai 12 anni in su. “Chiunque voglia può essere vaccinato in estate. Abbiamo abbastanza vaccino per tutte le fasce d’età“, ha detto il ministro della Salute Spahn. I ragazzi possono essere vaccinati dopo aver ricevuto i chiarimenti e le spiegazioni di un medico, oltre ad avere il consenso dei genitori o di un tutore. Finora però la Stiko non ha consigliato la vaccinazione dei ragazzi in questa fascia di età per mancanza di dati sperimentali necessari per effettuare una valutazione corretta. Un altro motivo è che pochissimi bambini e adolescenti si ammalano gravemente.

Martin Terhardt, pediatra e membro di Stiko, ha dichiarato a Die Zeit che “i politici ignorano le competenze mediche e hanno ripetutamente interferito nel nostro lavoro. Questo è presuntuoso e inquietante“. Secondo Terhardt, invece che puntare esclusivamente sui vaccini, la politica dovrebbe pensare a rendere le scuole più sicure, per ridurre i contagi in classe: “Questa è la strategia in atto da settimane per distrarre dal proprio fallimento in termini di pianificazione e attuazione di linee guida di lunga data per il funzionamento sicuro e igienico di asili nido e scuole”, ha detto il pediatra, intervistato per la versione online del settimanale tedesco.