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Federica Pellegrini: “La politica? Non sono diplomatica, quindi sarei perfetta. In futuro arriveranno proposte e deciderò”

E' da tempo un noto volto tv e rumors parlano della riconferma di Italia's Got Talent e del suo ruolo da giurata. Ma se invece di proseguire con lo spettacolo, dopo aver brillato per due volte sul palco dell'Ariston, scegliesse la politica? Lei risponde non senza una certa ironia

La Divina Federica. Dopo la quinta e ultima finale a un’Olimpiade, ha voluto aprirsi sul lato sentimentale e dire al mondo, letteralmente, quanto sia speciale Matteo Giunta, come allenatore e come compagno di vita. “Se non ci fosse stato lui, probabilmente avrei smesso qualche anno fa. È stata una persona fondamentale, una delle più importanti in questo percorso sia umano che sportivo: la priorità era tenere l’immagine dell’allenatore e dell’atleta separati e siamo stati molto bravi in questo. È stato un grandissimo coach e un compagno di vita speciale, spero lo sarà anche in futuro“. Già, il futuro. Pellegrini è da tempo un noto volto tv e rumors parlano della riconferma di Italia’s Got Talent e del suo ruolo da giurata. Ma se invece di proseguire con lo spettacolo, dopo aver brillato per due volte sul palco dell’Ariston, scegliesse la politica? “Se mi ci vedo – a domanda ha risposto – Non sono una persona molto diplomatica, forse sarei perfetta, la prima politica vera”. Ironica, la campionessa, ancora al Tokyo Aquatics Centre dopo la sua ultima gara: “Ora ho ancora il costume addosso, non so nemmeno da che parte del mondo sono e se ho il fuso italiano o giapponese. Poi è logico che non ti inventi niente, arriveranno delle proposte e io deciderò se accettarle o meno“. Il pensiero va al sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega allo sport nel governo Draghi.”Io come la Vezzali? – continua la Divina – Beh, ministro dello sport mi sembra un po’ too much. Mi sorprenderei di me stessa se riusciti a diventare più diplomatica e politica”. Allora, Pellegrini in tv o in politica? Di una cosa è sicura: “Penso che il nuoto femminile abbia bisogno di un punto di riferimento per tutte le ragazze, una figura professionale che le aiuti nei momenti di difficoltà e stress, penso ci debba essere”.