Politica

Copasir: Urso (Fdi) convoca Mancini, l’agente segreto che incontrò Renzi in autogrill. Il Pd diserta e protesta: “Audizione illegittima”

Convocato per un'audizione l'agente Marco Marcini, prossimo a lasciare il posto. Il Pd dubita della correttezza della procedura di convocazione e con una lettera spiega i motivi dell'assenza, mentre la Lega ne approfitta per contestare la presidenza a guida Fratelli d'Italia

Il Comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti (Copasir) si è riunito questo pomeriggio con all’ordine del giorno l’audizione di Marco Mancini, capo reparto del Dipartimento informazioni per la sicurezza (Dis), che ebbe il famoso incontro con il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, in un autogrill di Fiano Romano. “L’audizione è stata stabilita dal Comitato, in conformità con i precedenti di questa e delle passate legislature, con delibera motivata, nella consapevolezza di quanto prescritto dalle disposizioni di legge in materia e dando la prescritta comunicazione al Presidente del Consiglio dei Ministri”. A renderlo noto è il neo presidente del Copasir, il senatore di Fratelli d’Italia Adolfo Urso. Mancini, da mesi al centro delle polemiche per le immagini – trasmesse dal programma Report – che lo riprendevano a colloquio con Renzi, è prossimo a lasciare il servizio.

Assente alla riunione il Partito democratico a causa di presunte irregolarità della procedura seguita dal presidente Urso nella convocazione di Mancini. Le motivazioni dei dem sono riassunte in una lettera che le presidenti dei gruppi Pd di Camera e Senato, Debora Serracchiani e Simona Malpezzi, hanno inviato nella mattinata di oggi ai presidenti di entrambe le Camere. “Il Partito democratico ha rilevato una serie di profili di illegittimità nella prassi seguita dalla Presidenza del Copasir per l’audizione odierna, profili che sono stati oggetto di una iniziativa puntuale del rappresentante del Pd in seno al Comitato” spiegano le presidenti. “Non avendo ricevuto assicurazioni circa la correttezza e la conformità alla norma della procedura seguita, il Partito democratico ha deciso di non partecipare a lavori che si ritiene possano essere inficiati nella loro correttezza formale”, hanno spiegato. Il comma 2 dell’articolo 31 (legge n. 124 del 2007) che viene citato nella convocazione della riunione stabilisce che “il Comitato ha la facoltà, in casi eccezionali, di disporre con delibera motivata l’audizione di dipendenti del Sistema di informazione per la sicurezza” come nel caso di Marco Mancini. “La delibera è comunicata al Presidente del Consiglio dei ministri che, sotto la propria responsabilità, può opporsi per giustificati motivi allo svolgimento dell’audizione”. E, come spiegato dal presidente Urso in seguito all’assenza del Pd, dell’audizione di oggi è stata data comunicazione prescritta al premier Draghi.

Del clima di tensione ha approfittato la Lega, cogliendo l’occasione per ribadire la protesta contro la presidenza di Fratelli d’Italia che si è insediata dopo il cambio di maggioranza. Fonti del partito fanno sapere, infatti, che “le dimissioni degli esponenti della Lega dal Copasir avevano e hanno fondamento, come confermato anche dal Pd. Meglio tardi che mai, anche a sinistra convengono che il Copasir ha bisogno di una guida equilibrata, come è stata quella dell’onorevole Raffaele Volpi, senza subire continue tensioni politiche che nulla hanno a che vedere con un organismo di garanzia. Siamo sicuri che i presidenti di Camera e Senato sapranno maturare una saggia decisione” sottolineano, riferendosi alla disputa all’interno del centrodestra dei mesi scorsi e alle tensioni che hanno poi portato alle dimissioni di Volpi.