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Si fa un buco nei pantaloni e fa sesso con un detenuto davanti ad altri 11: agente penitenziaria condannata a sette mesi di reclusione

Da parte sua, Tina Gonzalez si è "vantata" dei suoi crimini e nel corso del processo si è dichiarata colpevole di attività sessuale da parte di un dipendente della struttura di detenzione con un detenuto consenziente

“Ho visto cose ​​piuttosto disgustose nei miei 26 anni di lavoro in una prigione ma queste sono in cima alla lista. Questo è qualcosa che solo una mente depravata può inventare. Ha fatto un giuramento che ha tradito e così facendo ha messo in pericolo la vita dei suoi colleghi”. Così l’assistente dello sceriffo californiano Steve McComas ha commentato, durante il processo, le azioni compiute dalla guardia carceraria americana Tina Gonzalez, 26 anni. La donna è stata condannata a sette anni di carcere e altri due di libertà vigilata per aver compiuto atti osceni con uno dei detenuti che doveva sorvegliare, ma non solo.

Tina Gonzalez lavorava come agente penitenziario nel carcere della contea di Fresno, in California, ed è stata arrestata lo scorso maggio dopo che i suoi colleghi hanno scoperto la “depravata fantasia sessuale” che aveva realizzato mentre era in servizio: si era fatta un buco nei pantaloni e aveva fatto sesso con un detenuto davanti ad altri 11 condannati. Secondo l’accusa, come riferisce il Daily Mail che dà la notizia, la donna non ha mostrato “nessun rimorso”, anzi, teneva regolarmente telefonate “sessualmente esplicite” con il prigioniero di cui si era invaghita. Ma non è tutto: la 26enne gli ha anche fornito rasoi, droga, alcol e un telefono cellulare per sentirsi e avvertirlo delle perquisizioni in cella. Il detenuto in questione è stato poi individuato e interrogato dagli altri agenti penitenziari che hanno avuto così la conferma di quanto stava accadendo.

Da parte sua, Tina Gonzalez si è “vantata” dei suoi crimini e nel corso del processo si è dichiarata colpevole di attività sessuale da parte di un dipendente della struttura di detenzione con un detenuto consenziente. Il suo avvocato ha affermato che era “vulnerabile e fragile” al momento del crimine poiché i fatti sono avvenuti subito dopo la fine del suo matrimonio. “Penso che quello che hai fatto sia stato terribile, stupido e ha rovinato la tua carriera. Ma credo anche che le persone possano riscattarsi e tu hai il resto della tua vita per farlo. In bocca al lupo”, le ha detto il giudice Michael Idiart, dopo averla condannata.