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Giulia De Lellis: “Le creme solari 50, 30 e 20 proteggono tutte allo stesso modo. Solo che hanno durate diverse”. Ma non è proprio così

“L’altro giorno do la protezione 50 a Ludo e mi fa ‘no la 50 protegge troppo non mi abbronzo preferisco mettere la 30’. In realtà la 50, la 30 e la 20 proteggono tutte allo stesso modo, solo che la 50 dura di più, la 30 meno, la 20 ancora meno, la 15 ve la dovete mettere ogni 2 ore. Non cambia nulla semplicemente se prendete la 50 ve la dovete mettere meno volte durante la giornata“. Così Giulia De Lellis in alcune storie Instagram ha spiegato la “differenza” tra i vari solari.

Ma è corretto dire che “tutte le creme proteggono allo stesso modo”? Come spiegano diversi esperti, l’Spf, cioè il fattore di protezione solare, indica la capacità dei filtri solari di proteggerci dalle radiazioni Uvb, quelle, per intenderci, che possono provocare anche ustioni cutanee. Il numero non è progressivo in modo lineare, cioè una crema Spf 30 non scherma il doppio delle radiazioni di una a fattore 15 di protezione. Ma delle differenze, anche se minime, ci sono: se usate correttamente, le creme con Spf 30 schermano il 97% dei raggi Uvb, quelle a fattore 15, invece, il 93%. E quella con Spf 50? Il 98% delle radiazioni Uvb. Nessuna quindi può schermare in modo tutale e tutte, inoltre, si legge sul sito della Fondazione Veronesi, vanno applicate “ogni 2 ore” durante l’arco della giornata.