Giustizia & Impunità

Il Tribunale di Roma assolve Ezio Bigotti dall’accusa di bancarotta fraudolenta

La Procura aveva chiesto una condanna a 7 anni e mezzo. I giudici della quarta sezione penale hanno assolto anche Luciano Caruso, liquidatore della Ge.Fi Fiduciaria Romana. Nell’ambito dell’inchiesta la Guardia di Finanza aveva sequestrato beni per un valore di oltre 41 milioni di euro a due società del Gruppo Sti

Il Tribunale di Roma ha assolto “perché il fatto non sussiste” l’imprenditore Ezio Bigotti dall’accusa di bancarotta fraudolenta in relazione alla vendita (avvenuta nel 2008) della Ge.Fi alla francese Siram. Per lui la Procura aveva chiesto una condanna a 7 anni e mezzo. I giudici della quarta sezione penale hanno assolto anche Luciano Caruso, liquidatore della Ge.Fi Fiduciaria Romana. Nell’ambito dell’inchiesta, nel marzo 2018, la Guardia di Finanza aveva sequestrato beni per un valore di oltre 41 milioni di euro a due società del Gruppo Sti.

Il difensore di Bigotti, l’avvocato Cesare Placanica, ricorda che “il mio assistito per la vicenda da cui è stato assolto ha trascorso 11 mesi agli arresti domiciliari”. E che “da poco Bigotti ha incassato l’archiviazione per l’ipotesi di corruzione dai giudici del Consiglio di Stato mentre la stessa Procura di Roma ha chiesto per lui l’assoluzione nel processo per concussione e turbativa delle gare Consip”.