Lavoro & Precari

Genova, tensione tra polizia e lavoratori ex Ilva. Gli operai: “Mercato c’è, ma ci mettono in cassa integrazione”. Il confronto col sindaco Bucci

Corteo e tensioni con la polizia, oggi a Genova, per gli operai dello stabilimento ArcelorMittal che scioperano da tre giorni per l’annunciata cassa integrazione che potrebbe scattare da lunedì in assenza di crisi industriale. Nonostante la manifestazione fosse annunciata i lavoratori hanno trovato il portone chiuso davanti alla Prefettura così come ai palazzi di Regione e Comune. “Chiediamo una presa di posizione chiara da parte delle istituzioni cittadine che in questi giorni non ci pare sia arrivata, e l’arrivo a Genova del ministro Orlando, previsto lunedì, è tardi – spiegano i delegati sindacali – perché la cassa è stata annunciata già a partire oggi”. Dopo alcuni momenti di tensione e alcune manganellate, che si sono ripetuti di fronte alla Prefettura e alla Regione, gli operatori di polizia hanno accettato di levare i caschi come segno di distensione e solidarietà nei confronti dei manifestanti. Nel parapiglia sotto il sole due operai sarebbero rimasti feriti così come quattro agenti, che incassano la solidarietà del presidente della Regione “Non credo che sia questo il modo di portare avanti delle indubbie ragioni – ha dichiarato Giovanni Toti dalla Spezia – Credo sia l’ora di finirla con un sindacalismo minaccioso, con proteste che bloccano la città”. Per la Fiom “la responsabilità di chi ha lasciato le forze dell’ordine a gestire questa situazione nel silenzio delle istituzioni”. Nel primo pomeriggio, intanto, i lavoratori sono riusciti a ottenere un incontro con prefetto e questore.