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Il Senato approva il decreto sul Fondone. Modifiche per 700 milioni: fondi per contrasto all’inquinamento e per i piccoli Comuni

La Commissione ha approvato anche un emendamento che mette la parola fine alla presenza delle trivelle petrolifere nel mare Adriatico al largo di Ravenna, stanziando 70 milioni per un nuovo polo energetico rinnovabile, al fine di "riconvertire" le piattaforme Oil and Gas lungo la costa

Con 173 sì, 2 no e 18 astenuti, il Senato ha dato il via libera al decreto Fondone, il provvedimento che disciplina il Fondo nazionale da 30 miliardi complementare al Piano di ripresa e resilienza. L’approvazione alla Camera dovrà arrivare entro il 6 luglio. Ammontano a un totale di 700 milioni le modifiche apportate dalla Commissione Bilancio del Senato, tutte a valere sul Fondo di Sviluppo e coesione. Tutte le risorse sono assegnate al Cipess, il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, che individuerà obiettivi iniziali, intermedi e finali degli interventi e revocherà i fondi in caso di mancato rispetto dei target. Tanti gli emendamenti approvati, dagli interventi a favore delle aree terremotate fino alla costituzione di un polo energetico nel mare Adriatico.

L’emendamento per la riconversione delle trivelle – In particolare, la Commissione prima e l’aula poi hanno approvato l’emendamento che mette la parola fine alla presenza delle trivelle petrolifere nel mare Adriatico al largo di Ravenna, stanziando 70 milioni per la nascita di un polo energetico rinnovabile, al fine di “riconvertire” le piattaforme Oil and Gas distribuite lungo la costa. Queste saranno sostituite con impianti eolici e fotovoltaici, che “produrranno energia elettrica in maniera integrata – si legge nel testo dell’emendamento – e saranno contemporaneamente in grado di generare idrogeno verde tramite elettrolisi”. Per la precisione, l’emendamento dispone 20 milioni di euro per il 2022 e 25 rispettivamente per il 2023 e il 2024, con il preciso intento di avviare la costruzione di un polo energetico in Adriatico, con piattaforme offshore di eolico e fotovoltaico galleggiante per la produzione di energia elettrica. “Siamo molto soddisfatti di questo risultato – dicono i senatori Stefano Collina, vicepresidente della Commissione Industria e Vasco Errani, vicepresidente della Commissione Bilancio, entrambi eletti a Ravenna -, che rappresenta un preaccordo per l’utilizzo delle risorse del Fondo di sviluppo e coesione, in linea con gli obiettivi del Pnrr su energie rinnovabili e in particolare sull’eolico. Ravenna si conferma un luogo simbolo della transizione energetica sia per le fonti di transizione energetica che per le rinnovabili.

Il contrasto all’inquinamento urbano – Con l’approvazione dell’emendamento presentato dal senatore del Pd Antonio Misiani vengono stanziati 115 milioni per il miglioramento della qualità dell’aria nella pianura padana. “È un passo in avanti molto importante per rispondere concretamente alla sentenza della Corte di giustizia europea del 10 novembre 2020, che obbliga lo Stato italiano ad adottare provvedimenti urgenti per la riduzione dell’inquinamento atmosferico con riferimento ai valori limite di PM10”, dice Misiani. L’emendamento stanzia 30 milioni per il 2022, 35 milioni per il 2023 e 50 milioni per il 2024 incrementando il finanziamento “per l’adozione di specifiche strategie di intervento sulla situazione di inquinamento dell’aria presente nella pianura padana per interventi prioritariamente nei settori dei trasporti, della mobilità, delle sorgenti stazionarie e dell’uso razionale dell’energia nonché interventi per la riduzione delle emissioni nell’atmosfera ai fini di superare le procedure europee di infrazione nn. 2014/2147 e 2015/2043, e conseguire gli obiettivi indicati dalla direttiva 2008/50/ CE del Parlamento europeo e del Consiglio”.

Fondi per una rete di interconnessione dell’istruzione – Un altro stanziamento va alla creazione di una Rete di interconnessione nazionale dell’istruzione: si tratta di 35 milioni nel 2022, 45 milioni nel 2023 e 55 milioni nel 2024 per il coordinamento delle piattaforme, dei sistemi e dei dati tra scuole, uffici scolastici regionali e ministero e per il corretto funzionamento della didattica digitale integrata.

I fondi per inclusione sociale e risanamento urbano – Per i Comuni con una popolazione tra i 50mila e i 250.000 abitanti e per i capoluoghi di Provincia con meno di 50mila abitanti arrivano 285 milioni in 4 anni per investimenti nell’inclusione sociale e nel risanamento urbano “nel rispetto degli obiettivi di transizione verde e della rigenerazione urbana sostenibile”.

Dal 2022 al 2024 sono anche stanziati 25 milioni di euro per il potenziamento dei nodi ferroviari nel Sud Italia, per valorizzarne i siti turistici, storici ed archeologici. Per il rinnovo delle flotte private adibite all’attraversamento dello Stretto di Messina arrivano 35 milioni nel triennio ’22-’24 e per interventi contro il sovraffollamento carcerario 20 milioni nei due anni 2023 e 2024. Quest’anno sono stanziati 15 milioni per gli allevamenti estensivi e senza gabbie.