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Ore 14, la foto della presunta Denise Pipitone: “Abbiamo fatto delle verifiche”. Frazzitta: “Massima cautela”

"Non so se possiamo mostrare l'immagine molto suggestiva e che rappresenta una famiglia: madre, padre e bambina piccola", ha detto il conduttore in apertura di puntata per poi spiegare a cosa hanno portato le loro verifiche

La puntata di Ore 14 andata in onda su RaiDue oggi 14 giugno si apre con il caso Denise Pipitone. “L’annuncio della dottoressa Angioni (Denise è viva, sposata e mamma, ndr) noi lo conoscevamo da mercoledì scorso, quando ci ha inoltrato questi messaggi rivolti al sottoscritto e all’avvocato Frazzitta”. A parlare è il conduttore, Milo Infante, che aggiunge: “Abbiamo fatto delle verifiche… non so se possiamo mostrare l’immagine molto suggestiva e che rappresenta una famiglia: madre, padre e bambina piccola”. Ecco la foto sul led. Ancora Infante: “Devo dire che questa bambina ha una somiglianza straordinaria con la piccola Denise. Questa a destra, secondo la fonte, sarebbe Denise e quello il marito”. Successivamente lo stesso conduttore ha spiegato: “Bisogna stare attenti a persone che creano depistaggi. Le verifiche che abbiamo fatto noi non portano a Denise ma vi assicuro che la bambina è molto somigliante. Però continuate a mandare le segnalazioni, senza finire nelle mani dei peracottari”.

La puntata è proseguita con gli interventi degli ospiti su questo caso (e su quello dei bambini uccisi ieri 13 giugno ad Ardea, vicino a Roma, ndr). Il conduttore ha concluso leggendo le parole di Piera Maggio e dell’avvocato Giacomo Frazzitta: “Invitiamo tutti – giornalisti, magistrati o avvocati – alla massima cautela nel momento in cui si diffondono notizie che possono essere infondate o contenenti elementi non riscontrati o non riscontrabili e che possono costituire un ostacolo al lavoro della Procura di Marsala”, riporta una nota dell’Ansa.

E ancora: “Non vediamo tuttavia la necessità di fornire informazioni particolarmente dettagliate, frutto o meno delle indicazioni di un mitomane o che dovessero anche risultare fondate, perché ancora al vaglio della magistratura. Anche perché provenienti da un magistrato che nella sua funzione potrebbe avere un canale privilegiato con i suoi colleghi“.