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Maneskin lasciano la storica manager Marta Donà, lei si sfoga: “Avete deciso di proseguire senza di me, ho il cuore spezzato”

A pochi giorni dalla clamorosa vittoria all'Eurovision, i Maneskin hanno deciso di lasciare Marta Donà, la manager storica che li ha seguiti fin dai primissimi passi. La stessa che segue anche artisti del calibro di Marco Mengoni, Francesca Michielin, Alessandro Cattelan. L'annuncio è arrivato dalla diretta interessata

Colpo di scena. A pochi giorni dalla clamorosa vittoria all’Eurovision, i Maneskin hanno deciso di lasciare Marta Donà, la manager storica che li ha seguiti fin dai primissimi passi. La stessa che segue anche artisti del calibro di Marco Mengoni, Francesca Michielin, Alessandro Cattelan. L’annuncio è arrivato dalla diretta interessata, @latarma su Twitter: “Abbiamo trascorso 4 anni indimenticabili pieni di sogni da esaudire e di progetti realizzati. Io vi ho portato fino a qui. Da adesso in poi avete deciso di proseguire senza di me. Ho il cuore spezzato ma vi auguro il meglio dalla vita ragazzi”, le sue parole, che trasudano dispiacere.

Il loro sodalizio durava fin dai tempi di X Factor. Li ha seguiti passo dopo passo, attraversando tutte le fasi della loro (seppur breve) carriera. Era con loro anche la sera dell‘Eurovision: è la donna riccia che esulta, e piange, assieme a loro nella Green Room di Rotterdam. Quella sarà l’ultima immagine insieme, ora le loro strade si sono divise. Perché? Se lo chiedono tutti, i loro fan compresi. Secondo Il Messaggero, ora che stanno scalando le classifiche di mezza Europa, la volontà della band capitanata da Damiano David è quella di intraprendere un percorso diverso, più europeo, affidandosi a un manager di profilo internazionale. “Stiamo lavorando a nuova musica e programmando anche in tour in Europa“, sono le loro uniche parole sui social, dove non si sono sbilanciati sulla rottura con la manager.

Il mondo dei social si è diviso. Da una parte chi parla di mancata riconoscenza nei confronti della manager che li ha sempre “coccolati”, senza fargli fare passi sbagliati: “La riconoscenza dove l’abbiamo lasciata?”, si legge. Dall’altra, invece, c’è chi pensa che i ragazzi facciano bene a cavalcare il momento: “I rapporti di lavoro non sono rapporti familiari e loro hanno il diritto di essere liberi nelle loro scelte senza il senso di colpa di aver spezzato il cuore agli altri”, è una delle risposte con più like al post di Marta Donà.