Tecnologia

Motorola Moto G50, recensione. Smartphone non completissimo ma con ottime prestazioni

Motorola Moto G50 potrebbe rappresentare uno dei tanti modelli della rinnovata strategia del brand. Alla prova dei fatti però, pur avendo delle ovvie limitazioni hardware, si dimostra come un ottimo erede di questa ormai storica famiglia in ambito Android, contando su di un'ottima batteria ed un bel display, nonché di una discreta resa fotografica.

Negli anni lo slogan “meglio moto G“, che ha caratterizzato per un lunghissimo periodo il brand Motorola all’interno della scena mobile tech, è apparso sempre più spento e flebile agli occhi degli utenti. Il fatto però che lo spirito iniziale sia stato modificato in base alle nuove esigenze dell’azienda e del mercato, non deve secondo me spaventare gli appassionati del brand, così come tutti coloro di voi alla ricerca di smartphone dotati di buon rapporto qualità-prezzo.

Questa è la nostra recensione completa di Motorola Moto G50, un interessante esponente della rinnovata proposta dell’azienda per il mercato fascia media.

Design

Prima di immergerci nel vivo di questa recensione, frutto di oltre una settimana in compagnia proprio di Motorola Moto G50, trovo sia corretto spendere qualche parola in merito a questa nuova politica aziendale che ha visto coinvolto il brand “Moto G“, da sempre uno dei più apprezzati dagli utenti.

Il fatto di aver abbandonato la strada maestra fatta di un solo device ogni dodici mesi, avendo dapprima iniziato a presentare svariate versioni dedicate ad un aspetto specifico (vedi per esempio le varianti Power), essendo poi arrivati ora ad una vera e propria line-up di dispositivi “Moto G”, ha fatto si che nella testa degli appassionati si facesse largo il dubbio sulla validità di questo nuovo approccio.

Non avere però solo più un dispositivo (oppure diverse varianti allo stesso device come spiegato sopra) secondo me non deve essere visto come un fatto negativo, anzi. Perché se è vero che si perde magari un po’ di unicità e di storia, d’altra parte l’utente ne può guadagnare in possibilità di scelta. E qui entriamo in gioco noi recensori, nel tentativo di spiegarvi ed indirizzarvi al meglio in questo nuovo mare di opportunità sempre più affollato, che ora vede presente anche Motorola e la sua nuova politica.

Le sensazioni derivanti dall’uso di questo smartphone, per quanto concerne i materiali, sono classiche e senza spunti degni di menzioni particolari. Sul frontale troviamo infatti una soluzione un po’ “datata” fatta di cornice inferiore (parecchio pronunciata), in abbinata con un notch superiore per la fotocamera posteriore. Sul retro trova posto invece il modulo fotografico, sporgente rispetto al resto della back cover, in abbinata al lettore di impronte capacitivo per le impronte digitali (velocissimo e super affidabile).

Più ispirata sicuramente la scelta dei tasti aggiuntivi a scocca, che vedono la presenza di un tasto accensione-spegnimento (zigrinato e quindi facilmente distinguibile), in abbinata con il bilanciere del volume ed un pulsante extra per l’attivazione dell’assistente vocale di Google.

In generale un terminale comunque molto grande (la bilancia si ferma poco sotto i 200g), con la tendenza a tenere tanto le impronte al posteriore, nonostante non si tratti di vetro ma di plastica.

Display

Detto della costruzione e delle scelte estetiche di questo pannello, ora vorrei parlarvi della sua qualità. Perché se è vero che leggendo i numeri (specialmente quelli della risoluzione solo HD+), si potrebbe essere tentati di scartare in partenza il terminale, alla prova dei fatti sono stato piacevolmente colpito da questa unità in tecnologia LCD IPS da 6,5 pollici.

Non solo per la presenza del supporto dinamico ai 90 Hz di refresh rate dei contenuti visualizzati, ma anche per una buonissima resa sotto luce diretta del sole. Nessuna criticità inoltre da segnalare per quanto riguarda la scorrevolezza del vetro frontale, con tocchi e swipe che sono sempre stati correttamente recepiti dallo smartphone.

La prova pratica quindi che a volte serve andare oltre alle semplici schede tecniche, per un pannello che magari non sarà il migliore mai montato su di un dispositivo mobile, ma che per la fascia di prezzo non fatico comunque a comprendere e vedere nel complesso come più che sufficiente.

Configurazione hardware

Una buona quota di interesse, che mi ha accompagnato fin dal momento dell’unboxing di questo Motorola Moto G50, è certamente legata al processore Qualcomm Snapdragon 480 scelto dall’azienda. Una soluzione che se da una parte è in grado di introdurre il 5G in una fascia di prezzo ancora più competitiva, d’altra parte presenta delle performance solide ed affidabili durante i task quotidiani.

Anche qui come per il display, non si tratta di velocità ed abilità multitasking da primo della categoria ma di un mix in grado di far apprezzare pienamente il terminale in quasi tutti i contesti d’uso classici, con la navigazione social e web che saranno operazioni piacevoli e fluide.

Merito anche certamente dell’effetto “smooth” garantito dai 90 Hz del pannello, in abbinata coi 4 GB di memoria RAM che rappresentano un valore ancora più che accettabile, ma la sostanza secondo me c’è per poter considerare a tutti gli effetti questo Moto G50 come un terminale della fascia media piuttosto che entry.

Software

Quando si parla di un terminale Motorola, buona parte del suo successo negli anni è stata garantita dalla personalizzazione software di Android scelta dal brand. Anche in questo caso Moto G50 gode dei benefici di una skin pulita e molto snella (anche se con le giuste chicche come avete potuto vedere con un nostro articolo dedicato), rendendo di fatto le potenziali criticità hardware un “non problema”.

Non sono presenti a bordo di questo smartphone novità software incredibili, come nel caso di suo fratello Moto G100 che abbiamo già visto in recensione. Trovo però sempre dannatamente piacevole, soprattutto dopo tanti periodi passati magari con smartphone dotati di personalizzazioni molto estreme di Android, il poter ritrovare fluidità e coerenza in ogni area software.

Tutto al posto giusto, per una grafica che se potrebbe in un primo momento sembrare non adatta ai più smanettoni, nasconde invece tante opzioni realmente utili nella vita quotidiana con il proprio smartphone, con gesture e personalizzazioni grafiche pensate per agevolare ogni nostra azione.

Android in versione 11 con tutte le implementazioni stock quindi viste sui Pixel (bellissimo il menù accensione-spegnimento con accesso rapido a Google Pay ed alla domotica), con in più la personalizzazione Moto in grado di farvi apprezzare le piccole cose. Sperando in un supporto costante nel tempo da parte di Motorola anche con questa nuova politica che vede protagonista la “famiglia” Moto G, non vedo come non poter giudicare come positiva l’esperienza software di questo G50 in questi giorni in sua compagnia.

Fotocamere

Forse il più grande disappunto che si può trovare a questo smartphone sta proprio nel comparto fotocamera. Non tanto però per quanto riguarda la resa dell’ottica principale da 48 Mpixel, che giudico come in linea con gli avversari e con le pretese di questo smartphone all’interno del suo posizionamento sul mercato.

La ragione del mio disappunto sta nella “scommessa” (secondo me non pagata) legata alla fotocamera Macro scelta come ausiliaria alla principale, con l’omissione di un’ottica grandangolare. Vuoi per i pochi Mpixel di questa lente, vuoi per scenari d’uso che sono secondo me inferiori rispetto alla necessità di inquadrare scene più ampie, trovo questa decisione limitante per quanto concerne l’esperienza fotografica generale dello smartphone.

Un peccato perché, come accennato in fase iniziale di questo paragrafo, le foto che si possono portare a casa in modalità 48 Mpixel con la lente principale sono tutto fuorché brutte, con un’interfaccia fotografica in grado di far divertire l’utente facendogli esplorare nuove possibilità creative. Anche in condizioni di scarsa illuminazione la modalità notte vi aiuterà a portare a casa dei risultati soddisfacenti, per una resa quindi in grado di garantirvi qualità trasversale in tutti i contesti di illuminazione.

Autonomia

Campione assoluto di autonomia. Il processore ben ottimizzato, insieme al pannello solo HD+ ed ad una personalizzazione software leggera e poco impattante lato energetico, permettono di portare a casa risultati veramente strabilianti.

Sono 5000 i mAh a bordo, con supporto alla ricarica “rapida” a 10W, ma la realtà è che sembrano ancora di più. Impossibile scaricarlo in un giorno, con le due giornate di utilizzo che sono uno scenario minimo per gli utenti più esosi.

Non fatico a considerarlo per gli utenti più casual un device in grado di garantire anche tre giorni con un singolo ciclo di ricarica, rendendolo di fatto uno dei migliori smartphone nella sua fascia di prezzo per il rapporto prestazioni generali-autonomia.

Conclusioni

I 279 euro di listino, anche se già diminuiti street price, potrebbero sembrare una richiesta troppo esosa limitandosi a leggere semplicisticamente la scheda tecnica di questo smartphone, paragonandola magari ad alcuni “mostri” hardware della concorrenza. La prova su strada di questo Moto però mi ha confermato ancora una volta come l‘ottimizzazione software possa da sola rendere un device piacevole e fluido, anche se non dotato del migliore parco hardware a disposizione.

Manca il display Full HD, manca il pannello OLED e manca una fotocamera grandangolare. Questi sono tutti dati veri ed inattaccabili che però se contestualizzati alle performance reali del dispositivo, si manifestano come difetti secondari e non in grado di impattare negativamente sull’esperienza utente.

Se siete fan dell’esperienza stock di Motorola e state cercando un campione di autonomia, con display ampio e con supporto ai 90 Hz, con una camera principale degna di nota, lui può essere certamente un device da tenere in considerazione. Magari aspettando che quei 279 euro diventino più vicini ai 200 euro.