Cronaca

Festa Inter, ora preoccupano le partite a San Siro dell’8 e del 23 maggio. Sileri: “In base all’incidenza, in Duomo c’erano 45 positivi”

Il questore di Milano ha chiesto di anticipare Inter-Sampdoria in programma sabato alle 18 per evitare altri caroselli in strada a ridosso del coprifuoco, ma la Lega Calcio di Serie A ha rifiutato. Inoltre, gli ultras hanno annunciato un evento in occasione dell'ultima partita contro l'Udinese. Il rischio è il ripetersi di quanto visto in piazza Duomo, che secondo il sottosegretario alla Salute rischia di avere ripercussioni su tutta la Lombardia

Anticipare Inter-Sampdoria in programma sabato prossimo alle 18 allo stadio San Siro per evitare altri caroselli in strada a ridosso del coprifuoco? Non si può: parola della Lega Calcio di Serie A, che ha risposto così alla richiesta del questore di Milano. Secondo il Corriere della Sera è questo il prossimo step dei festeggiamenti dei tifosi nerazzurri dopo la conquista del campionato, con relativa polemica sul mancato rispetto delle normative anti Covid nella marea di supporters interisti. Gli ultras, inoltre, hanno già annunciato che il 23 maggio organizzeranno un evento all’esterno dello stadio Meazza per festeggiare i loro beniamini prima, durante e dopo l’ultima partita di campionato contro l’Udinese.

Facile immaginare che in entrambe le occasioni si rivedranno scene simili a quelle di due giorni fa, con piazza Duomo invasa da decine di migliaia di persone e successive accuse a chi ha organizzato (o non organizzato) l’ordine pubblico per una festa assolutamente prevedibile. In tal senso, anche oggi continuano le prese di posizione dei vari protagonisti in campo, come il sindaco Beppe Sala che ha rispedito al mittente le accuse di disorganizzazione. L’altro fronte è la possibilità di ripercussioni sull’andamento dei contagi a Milano, come ha evidenziato in un’intervista a La Stampa il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri: “Se c’erano positivi, è sicuramente avvenuto qualche contagio. Quanti, potremo dirlo solo tra due settimane“.

Parlando di “rischio” e non di “possibili contagi”, Sileri aggiunge: “Sappiamo che l’incidenza in Lombardia è di circa 14 casi ogni 10 mila abitanti. Se in piazza Duomo c’erano 30mila persone, allora 45 di loro avrebbero dovuto essere positive. Quante ne abbiano infettate, a loro volta, difficile dirlo. Dipende dalla loro attenzione alle misure di sicurezza, come mascherina e distanziamento. Per altro, in piazza non c’erano solo milanesi. Ci sarà stata gente arrivata da Varese, Cremona, Pavia e altri Comuni vicini. Parlerei quindi di possibili ripercussioni sulla Lombardia, non solo su Milano”, spiega il sottosegretario. Che però difende l’operato di prefettura e ministero dell’Interno: “Le forze dell’ordine hanno controllato, nei limiti del possibile, e sono riuscite a non far proseguire i festeggiamenti oltre l’orario del coprifuoco. L’alternativa era la zona rossa per un giorno in tutta Milano, ma i tifosi avrebbero fatto in modo di vedersi in qualche comune vicino o alle porte della città. E magari in spazi meno ampi di quelli di piazza Duomo, quindi ancora più pericolosi“, conclude Sileri.

In vista di ciò che potrà accadere domenica, da segnalare la presa di posizione del consigliere regionale di +Europa Michele Usuelli, che ha chiesto oggi in Aula al vice presidente di Regione Lombardia, Letizia Moratti, di organizzare una distribuzione gratuita di mascherine e gel da parte di personale sanitario (in camice), in occasione della prossima partita casalinga dell’Inter contro la Sampdoria. Usuelli ha annunciato di aver già inviato una lettera aperta sullo stesso argomento al sindaco di Milano, al presidente dell’Inter Steven Zhang e all’ufficio stampa della Curva Nord. “Sarebbe una soluzione pragmatica. La migliore riduzione del danno possibile” ha spiegato Usuelli.