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Mercedes EQS, l’ammiraglia elettrica di lusso è una finestra sul futuro della Stella

La maxi sedan a batteria della marca tedesca porta al debutto un’inedita architettura costruttiva a elettroni e ha un’aerodinamica da record. All’interno spicca l’“Hyperscreen”, un mastodontico touchscreen cinematografico. Autonomia fino a 770 km

Berlina superlusso dall’animo 100% elettrico: risponde a questa descrizione la nuova Mercedes EQS, la prima di una nuova generazione di Stelle a elettroni. Basata su un’architettura costruttiva modulare completamente nuova, sarà inizialmente declinata in due versioni: EQS 450+ da 245 kW di potenza e 568 Nm di coppia (consumo omologato di 20,4-15,7 kWh/100 km) ed EQS 580 4MATIC da 385 kW e 855 Nm (21,8-17,4 kWh/100 km), quest’ultima capace di scattare da 0 a 100 all’ora in 4,3 secondi e toccare una velocità massima autolimitata di 210 km/h.

Da primato il valore relativo al coefficiente di penetrazione aerodinamica: la EQS, che è lunga 5,2 metri, vanta un Cx pari a 0,20, che la rende l’auto di serie più aerodinamica al mondo. Un parametro che non va solo a beneficio del guinnes dei primati ma contribuisce in maniera significativa a migliorare l’efficienza del veicolo, oltreché la sua silenziosità di marcia. Dotata della frenata rigenerativa, può anche essere guidata col solo pedale dell’acceleratore: una volta sollevato il piede dal “gas”, infatti, saranno gli attriti del motogeneratore a rallentare l’auto sino all’arresto completo. Abbastanza spettacolari gli interni, dove spicca l’“Hyperscreen”, un mega schermo tripartito che toglie di mezzo tutti i comandi tradizionali in favore di un mastodontico touchscreen, visivamente magnetico: si estende a tutta larghezza dal montante anteriore sinistro a quello destro.

A delimitarlo dal resto della plancia sono solo una sottile cornice color silver shadow, una fascia di bocchette di ventilazione e uno stretto telaio rivestito di pelle. Una tecnologia che costituisce uno sguardo nel futuro stesso della produzione Mercedes, con l’architettura della plancia destinata a fare scuola. L’Hyperscreen fa contemporaneamente da strumentazione, ponte di comando e sistema di intrattenimento per il passeggero. Le informazioni visualizzate cambiano in base al contesto di utilizzo per distrarre il meno possibile il driver. Di fronte a questo trionfo di oled passa quasi in secondo piano l’head-up display con contenuti a realtà aumentata, che proietta le informazioni sul parabrezza, nel campo visivo del guidatore.

Da record anche l’autonomia: fino a 770 chilometri (secondo il ciclo di omologazione Wltp). Il segreto di questo raggio d’azione è nella densità energetica della batteria: ha un contenuto di energia utilizzabile di 107,8 kWh, vale a dire circa il 26% in più rispetto alla Suv EQC. E se al lancio la EQS più potente potrà erogare fino a 385 kW, successivamente ne arriverà una con potenza massima di 560 kW. Lo schema propulsivo prevede un motore elettrico installato al retrotreno per la versione 450+, a trazione posteriore; mentre la 580 4MATIC ha le quattro ruote motrici, con un secondo elettromotore all’avantreno. EQS si ricarica in corrente continua presso le stazioni di ricarica rapida fino a 200 kW: secondo il costruttore, già dopo 15 minuti l’energia immessa nella batteria basta a garantire fino a 300 chilometri di percorrenza.

La sofisticazione del mezzo passa da particolari come le portiere automatiche o gli oltre 350 sensori che rilevano distanze, velocità e accelerazioni, condizioni di luminosità, precipitazioni e temperature, la presenza di persone sui sedili, il battito delle palpebre del guidatore o il parlato degli occupanti. “Tutte queste informazioni sono elaborate da centraline di comando che prendono decisioni in poche frazioni di secondo sulla base di algoritmi e che costituiscono, per così dire, il “cervello” dell’auto”, spiegano dalla casa madre: “Nuova EQS è in grado di ampliare le sue capacità basandosi su esperienze nuove, grazie all’intelligenza artificiale”.

Per rendere l’auto – che pesa fra 2,5 e 2,6 tonnellate – agile fra le curve, la casa madre propone l’asse posteriore sterzante di serie, che presenta un angolo di sterzata massimo di 4,5° (in alternativa è possibile ordinare un asse posteriore sterzante con angolo di sterzata fino a 10). La tecnologia Digital Light per i fari, inoltre, permette la proiezione di segni di demarcazione o di simboli utili sulla carreggiata, mentre col sistema Drive Pilot, EQS “sarà in grado di guidare con un elevato grado di autonomia fino alla velocità di 60 km/h in presenza di forte traffico o in coda nei tratti autostradali adatti, inizialmente solo in Germania”, assicura Mercedes.