Giustizia & Impunità

Cartabia vede il ministro della giustizia francese: “Assicurare alla giustizia gli ex Br condannati per gli attentati”

Al termine della riunione, la guardasigilli si è detta soddisfatta dello scambio di vedute con il collega francese, Eric Dupond-Moretti. I due Ministri hanno fatto riferimento all’eccezionale cooperazione bilaterale italo-francese in materia penale, sostenuta dalle magistrate di collegamento a Parigi e Roma

L’Italia torna a chiedere alla Francia di assicurare alla giustizia gli ex Br condannati. Lo ha fatto la guardasigilli, Marta Cartabia, durante un incontro in video-conferenza con il suo omologo francese Eric Dupond-Moretti. La ministra ha ricordato “la massima attenzione e la pressante richiesta delle autorità italiane affinché gli autori degli attentati delle Brigate Rosse possano essere assicurati alla giustizia”. Al termine della riunione, Cartabia si è detta soddisfatta dello scambio di vedute con il collega francese. Lo sottolinea una nota del ministero della Giustizia. I due Ministri hanno fatto riferimento all’eccezionale cooperazione bilaterale italo-francese in materia penale, sostenuta dalle magistrate di collegamento a Parigi e Roma. E hanno accolto con favore i recenti progressi della legge italiana in materia di mandati d’arresto europei e i numerosi successi operativi resi possibili grazie alle squadre investigative comuni.

Il Guardasigilli francese ha espresso poi la sua gratitudine all’Italia per aver consegnato al suo Paese un immobile parigino confiscato all’ambito di un caso di mafia, a condizione che esso sia utilizzato a fini sociali. Questo immobile è stato messo a disposizione di un’associazione a tutela delle donne vittime di violenza. Una giovane donna vi abita dall’inizio di marzo. Questa esperienza innovativa è stata attuata con successo all’inizio dell’anno e il sistema italiano di utilizzo a fini sociali dei beni sequestrati o confiscati ha ispirato una riforma legislativa adottata di recente in Francia. Di ciò si è continuato a dialogare nel pomeriggio nell’ambito di un seminario in videoconferenza che ha riunito esperti francesi e italiani responsabili di tali questioni.