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Usa, la California riapre i parchi divertimento: obbligo di mascherina e ingressi legati alle fasce di rischio delle contee

Si tratta comunque di un via libera parziale e legato al rispetto degli standard di sicurezza e prevenzione imposti dal governo. Ad esempio, tutte le persone sopra i due anni avranno l'obbligo di indossare la mascherina

La vaccinazione di massa inizia a far vedere i suoi frutti negli Stati Uniti, anche in fatto di riaperture. E dopo un anno dalla chiusura dovuta alla massiccia diffusione del coronavirus in tutto il Paese, la California torna ad aprire le porte dei parchi a tema e di divertimento. Da Disneyland a Legoland fino agli Universal Studios di Hollywood, i visitatori potranno tornare a visitare attrazioni che non hanno mai potuto usufruire di una boccata d’ossigeno dall’inizio della pandemia.

Riprende così a lavorare un settore, quello delle attrazioni e dello spettacolo, tra i più colpiti dal virus e che meno di altri ha avuto l’opportunità di ottenere periodi, seppur brevi, di riapertura. Si tratta comunque di riaperture parziali e legate al rispetto degli standard di sicurezza e prevenzione imposti dal governo. Inoltre, gli ingressi saranno anche legati al colore della contea in cui si trova il parco che dipende dal numero di contagi registrati, un sistema simile a quello adottato in Italia: siti chiusi in zona viola, aperti in zona rossa, arancione e gialla ma con capacità differenti. Per chi deciderà di dedicare una giornata ai parchi divertimento californiani sarà comunque obbligatorio l’uso della mascherina dai 2 anni in su.