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Denise Pipitone, Behgjet Pacolli nominato a Chi l’ha Visto? Ecco cosa c’entra l’ex marito di Anna Oxa

L'imprenditore kosovaro con cittadinanza svizzera, è stato fin dal principio coinvolto in questa storia. Come mai? "Questa è una storia (quella di Olesya, ndr) che collima con quanto a livello di indagine stava accadendo tra il 2004 e il 2005 - ha detto Giacomo Frazzitta, avvocato di Piera Maggio - perché nel 2005 c'era la pista "zingara". E della possibilità che Denise si trovasse in un campo rom parlò proprio Pacolli. Ma non subito

La puntata di Chi l’ha Visto? di ieri 31 marzo ha tenuto incollati davanti alla tv ben 3.520.000 telespettatori con il 15,2% di share. Tutti col fiato sospeso per sapere di più sul caso Denise Pipitone: Federica Sciarelli ha raccontato la storia di Olesya Rostova, la ragazza che in una tv russa ha svelato di essere stata rapita quando era una bambina e che ha una forte somiglianza proprio con Denise Pipitone, scomparsa il 1 settembre 2004 mentre giocava davanti casa a Mazara del Vallo, provincia di Trapani. Solo l’esame del dna, come detto dalla mamma di Denise, Piera Maggio, in un audio inviato al programma, potrà chiarire tutto. Ma durante la puntata è spuntato anche il nome di Behgjet Pacolli. L’ex compagno di Anna Oxa, imprenditore kosovaro con cittadinanza svizzera, è stato fin dal principio coinvolto in questa storia. Come mai? “Questa è una storia (quella di Olesya, ndr) che collima con quanto a livello di indagine stava accadendo tra il 2004 e il 2005 – ha detto Giacomo Frazzitta, avvocato di Piera Maggio – perché nel 2005 c’era la pista “zingara”. E della possibilità che Denise si trovasse in un campo rom parlò proprio Pacolli. Ma non subito. Inizialmente l’imprenditore si occupò del caso dicendo che poteva trattarsi di un “sequestro internazionale” e affermò di aver scritto una lettera ai maggiori quotidiani, mai pubblicata. Sempre Frazzitta durante la puntata di ieri del programma, ha parlato di Pacolli perché il 3 dicembre del 2004, Piera Maggio rispose a una telefonata anonima nella quale si diceva che Denise stava per entrare in Svizzera dalla Francia: “Abbiamo pensato che ci fosse stata la mediazione di Pacolli”. Pacolli, che poi però scompare salvo ricomparire per affermare che la bambina si trovava in un campo rom. Ipotesi da lui stesso smentita successivamente. “Avevamo pensato che quest’uomo avesse trovato effettivamente Denise viva”, ha detto l’avvocato.