Società

Grazie alla pandemia ho scoperto i miei #nemiciamici: via con l’elenco

Grazie alla #pandemia sono venuti a galla i miei #nemiciamici, più che venuti a galla, è come che sia apparso un mega #Stabiloboss che li ha evidenziati. Ce n’era bisogno? No, perché lo sapevo, ma ecco i primi che mi vengono in mente…

– I #patatinipicipoci che fanno il pane e che pesano le calorie di quello che mangiano;

– I #dipendentipubblici che svolgono professioni sedentarie e tendenzialmente inutili;

– I #dipendentiprivati che svolgono professioni sedentarie e tendenzialmente inutili che invidiano i #dipendentipubblici che svolgono professioni sedentarie e tendenzialmente inutili;

– I #capetti che ricoprono posizioni di poterino sedentario tendenzialmente inutili che vogliono che le persone che svolgono lavori sedentari tendenzialmente inutili non lavorino in #smartworking;

– Quelli che lavorano in #smartworking e sentono la nostalgia della pausa caffè in compagnia di presenze imposte che prima del #covid erano persone mal sopportate;

– Quelli che hanno un gran #entusiasmo e che dicono che la pandemia è stata un’occasione per…

– Quelli che hanno una gran #depressione, che l’avevano anche prima e che pensano che col ritorno alla “normalità” gli passerà la depressione;

– Quelli propositivi che stanno lavorando a un progetto nel quale ti vogliono coinvolgere;

– Quelli che se la prendono con #unpoliticoacasovannobenetutti;

– Quelli che condividono meme che hanno già condiviso in milioni di persone e non fanno neanche ridere;

– Quelli che fanno progetti e ogni volta che gli dicono che siamo in zona rossa ci rimangono male;

– I dopolavoristi del mondo dello “spettacolo”, cioè quelli che hanno un lavoro retribuito e la sera fanno degli “spettacoli”, e si lamentano che lavorano e basta;

– Quelli che si sono accorti che si può svolgere professioni tendenzialmente inutili da casa e si sentono in colpa se alle 10 di mattina non hanno più niente da fare;

– Quelli che fanno ginnastica in casa;

– Quelli che fanno yoga in casa con l’istruttore di yoga che gli fa lezione on line;

– Quelli che credevano che la loro vita sarebbe cambiata con l’arrivo di Mario Draghi;

– Quelli che credevano che la loro vita sarebbe cambiata con l’arrivo di Joe Biden;

– Quelli brutti che appena posti una foto ti trovano dei difetti;

– I #protagonistidelterziario che se scrivi un post a tema birra o vino, cominciano a parlarti di vodka (o sintesi: chi va fuori tema);

– Gli #scopinculisti che ti correggono qualsiasi imprecisione appaia nei post e nei commenti degli altri;

– Gli #scopinculisti che quando posti una foto di qualcosa si trasformano in #protagonistidelterziario o ancor peggio in #dettaglisti, scovando particolari nella foto che secondo loro sono errati, non vanno bene;

– Quelli che gli manca la #balotta, cioè che usano proprio questo termine o ancor peggio se dicono #ballotta;

– Quelli che vogliono che riaprano i cinema perché Netflix costa troppo e non è bello guardare un film in streaming;

– Quelli che vogliono che riaprano i cinema, ma sono contro le serie tv e poi guardano Coliandro, Don Matteo, Montalbano (sono esempi);

– Quelli che se la tirano di non avere la tv e son sempre attaccati a Netflix;

– Quelli di una certa età che ce l’hanno coi Maneskin perché hanno vinto Sanremo;

– Quelli che per una settimana c’è l’hanno con Sanremo, per un giorno coi Maneskin e poi tornano ad avercela con #unpoliticoacasovannobenetutti;

– Quelli che ce l’hanno con gli stranieri, ma non con gli svedesi che hanno affrontato il Covid meglio di noi italiani;

– Quelli che ce l’avevano con gli inglesi perché hanno affrontato male la pandemia e adesso esaltano gli inglesi perché stanno affrontando bene la pandemia;

– Quelli che si appassionano di notizie tipo: la colf della Boldrini;

– I ricchi di sinistra che odiano i poveri (sia di destra che di sinistra), ma non lo dicono. Eppure si vede benissimo;

– I ricchi di destra che odiano i poveri (sia di destra che di sinistra) e vogliono lavorare per diventare sempre più ricchi;

– Gli over trenta che si chiamano “ragazzi” o ancor peggio “raga”, “regaz“;

– Quelli col monopattino che si lamentano se qualcuno li manda a fanculo;

– Quelli in bici che si lamentano se qualcuno li manda a fanculo;

– Quelli in auto che odiano quelli in bici o in monopattino e si lamentano se qualcuno li manda a fanculo;

– Quelli col posto fisso ipertutelati che ce l’hanno coi poveri che percepiscono il reddito di cittadinanza;

– I ricchi di sinistra e di destra che ce l’hanno con chi percepisce il reddito di cittadinanza;

– Chi dice che siamo tutti sulla stessa barca;

– Chi si lamenta del #bodyshaming;

– Chi prende per il culo Brunetta perché è piccolino;

– Chi usa il temine #bodyshaning e altri termini in lingua inglese;

– Qualsiasi sconosciuto che crede di essere meglio di qualsiasi personaggio pubblico e ogni giorno, nell’anonimato più totale, dimostra di avere torto;

– Quelli che vogliono riaprire o teatri, poi non vanno a teatro;

– Quelli che lavorano nel mondo dello spettacolo che se la prendono con quelli dello spettacolo più famosi di loro;

– Quelli che fanno le dirette streaming perché gli manca il pubblico;

– Quelli che parlano solo di loro stessi e delle proprie attività, progetti;

– Quelli che quando vedono la foto della loro amica postata su un social dicono “bellissima” e poi uno guarda la foto e questa bellissima non è;

– Quelli che ce l’hanno con la Coop (o qualsiasi altro supermercato) perché loro sostengono le botteghe sotto casa;

– Quelli che rompono i coglioni a quelli che in uno spazio aperto non indossano la mascherina;

– Quelli che hanno la mascherina personalizzata;

– Quelli della Regione Lombardia;

– Quelli della #bassitalia che prendono come modello la Lombardia;

– Quelli che dicono che devono andarsene dall’Italia e poi non se ne vanno;

– I vecchi che credono di essere giovani che ce l’hanno coi giovani;

– Quelli che credono che stiamo vivendo il periodo peggiore della Storia dell’Uomo;

– Quelli che han trovato la bazza per farsi fare il vaccino;

– Quelli contro il vaccino che discutono sui social con quelli che sono dei talebani del vaccino;

– Quelli che insegnano nelle scuole e non sanno usare il computer;

– Quelli che dicono di essere contro la Dad, ma in realtà si sono rotti le balle di avere i figli tra i maroni e non ammettono questo. La prendono larga;

– Quelli che odiavano i pranzi e le cene coi parenti a Natale e poi a Natale si lamentavano che non potevano andare a pranzo o a cena dai parenti;

– Quelli che vogliono scrivere un libro sulla loro esperienza ai tempi del Covid…..

Mi fermo qui, poi magari ne aggiungo altri.