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Negli Stati Uniti le richieste di sussidi di disoccupazione calano ai minimi dallo scoppio della pandemia: sotto quota 1 milione

Sommando tutti i sussidi statali si arriva a 18,9 milioni. Prima dello scoppio della pandemia, questo dato era inferiore a 2 milioni. Peraltro una revisione dei beneficiari ha evidenziato migliaia di casi di richieste illegali, con un danno totale stimato a circa 63 miliardi di dollari in pagamenti non dovuti

La scorsa settimana sono state ‘solo’ 684mila le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti: un valore storicamente elevato ma che rappresenta il dato più basso dallo scoppio della pandemia a marzo 2020. I dati diffusi dal Dipartimento del Lavoro rappresentano un calo di97 mila unità rispetto alle domande presentate nella settimana che si è conclusa lo scorso 13 marzo e sono un dato migliore delle stime degli analisti. A queste cifre – che rappresentano i sussidi chiesti attraverso i programmi dei singoli Stati – vanno aggiunte altre 242mila richieste presentate attraverso programmi federali temporanei. Il totale di 898.534 richieste rappresenta il primo calo settimanale sotto quota 1 milione dall’inizio della crisi Covid.

Il totale dei destinatari di sussidi statali ammonta a 3,87 milioni di persone, cui vanno aggiunti altri 5,55 milioni di beneficiari temporanei di assegni federali per un totale – sommando tutti i programmi – di 18,9 milioni di sussidi di disoccupazione. Prima dello scoppio della pandemia, questo dato era inferiore a 2 milioni.
Peraltro – ricorda il sito Marketwatch– una revisione dei beneficiari ha evidenziato migliaia di casi di richieste illegali, con un danno totale stimato a circa 63 miliardi di dollari in pagamenti non dovuti.