Cronaca Nera

Khrystyna Novak, arrestato un 51enne nel Pisano a 4 mesi dalla scomparsa: è accusato di omicidio e distruzione di cadavere

La ragazza era sparita lo scorso novembre dopo il fermo del compagno, un imprenditore accusato di spaccio e traffico d'armi. A dare l'allarme era stata la madre. In queste ore sono scattate le manette per il vicino di casa del fidanzato della vittima

È stato arrestato questa mattina a Castelfranco di Sotto, nella provincia di Pisa, un 51enne fiorentino presunto autore dell’omicidio e della soppressione del cadavere di Novak Khrystyna, la ventinovenne di nazionalità Ucraina di cui era stata denunciata la scomparsa il 9 novembre 2020 e di cui ad oggi non è ancora stato ritrovato il corpo. Dopo mesi di indagini, la Polizia ha individuato in Francesco Lupino, vicino di casa del compagno della vittima il principale sospettato del delitto della donna, uccisa con un colpo di arma da fuoco. A convincere la procura di Pisa sono state tracce di dna dei Novak trovate in casa, segni evidenti di ripulitura di un locale e, nella breccia scoperta in un muro, tracce di zinco, rame e piombo compatibili con i resti di un proiettile.

La scomparsa risale a inizio novembre del 2020. La ragazza da qualche mese era fidanzata con Airam Gonzalez Negrim un imprenditore del cuoio, 41enne di origine spagnola, che alla sua attività regolare – riferiscono gli inquirenti – alternava traffico d’armi e spaccio di sostanze stupefacenti. La donna era scomparsa poche ore dopo essere tornata dal commissariato, dove era stata convocata in compagnia del convivente. Gli agenti della polizia avevano perquisito la casa di Negrim, e come riportato in quei giorni dal Corriere della Sera avevano trovato diverse armi con caricatori e cartucce, denaro in contanti e nel sottotetto dell’abitazione una serra per la coltivazione di marijuana con 4 chili e mezzo di droga.

In quell’occasione l’uomo era stato trattenuto dalla Polizia con le accuse di porto abusivo d’arma e munizioni, ricettazione, detenzioni di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, mentre alla donna era stato permesso di tornare a casa perché considerata estranea ai fatti. Di lì a poche ore si sarebbero perse le tracce della vittima. A dare l’allarme è stata la madre di Khrystyna Novak, che il 9 novembre denunciò la scomparsa alla polizia. La famiglia da giorni aveva provato a mettersi in contatto con la ragazza e aveva chiesto aiuto anche alle sue amiche per rintracciarla. La madre, non sentendola telefonicamente da oltre una settimana dall’Ucraina, attraverso una conoscente che vive a Brescia, fece scattare le ricerche.

In quei giorni anche alcune amiche della giovane hanno raccontato alla polizia di essere andate nella villetta per vedere se Khrystyna fosse tornata: era il 4 novembre. Tre giorni prima la giovane aveva scambiato alcuni messaggi con una di loro, e non c’erano però segnali strani tra quelle parole. Una ragazza, invece, aveva confidato agli inquirenti che l’amica le aveva detto di essere preoccupata. In un primo momento la Procura di Pisa aveva aperto un fascicolo di indagine per sequestro di persona, modificando a fine novembre il reato in omicidio volontario e distruzione di cadavere.

Le indagini hanno quindi portato a Francesco Lupino, il 51enne tatuatore arrestato a Pisa. Stando a quanto accertato dagli inquirenti, nutriva un “elevato rancore” per la donna e il fidanzato. Krystyna era a conoscenza dei traffici illeciti tra il compagno e Lupino, e, ricostruisce sempre la polizia, aveva convinto Gonzalez ad uscire dai traffici di stupefacenti. Alcuni giorni prima c’era stato un alterco fra i due uomini determinato dalla volontà del Gonzalez, su richiesta della Novak, di tirarsi fuori dal giro di affari di droga in cui era stato coinvolto da Lupino, sia per esaudire il desiderio della compagna, sia perché lo spagnolo si era reso conto che Lupino sottraeva di nascosto somme di denaro dai comuni incassi illeciti.