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Covid, Carofiglio a La7: “Farò il volontario per il test del vaccino italiano ReiThera. C’è un filo di inquietudine ma ho fiducia nella scienza”

Vaccini? Si parla in modo un po’ sgangherato dei loro rischi, ma salire su un’automobile in città implica un rischio enormemente maggiore. Tutto il mio terribile fastidio e il bisogno di cercare di collaborare mi hanno permesso, per una circostanza casuale, di incrociare la sperimentazione del vaccino italiano ReiThera. E mi sono offerto volontario”. Lo annuncia a “Otto e mezzo” (La7) Gianrico Carofiglio, scrittore ed ex magistrato, che spiega la sua partecipazione al test del vaccino anti-covid “made in Italy” ReiThera-Spallanzani, che proprio ieri è entrato nella fase avanzata di sperimentazione clinica.

L’ex senatore del Pd aggiunge che, se fosse stato possibile, si sarebbe sottoposto al vaccino AstraZeneca. E sottolinea: “Mi rendo conto che ad ora non è un vaccino definitivamente approvato e che la fase sperimentale implica qualche rischio. Un filo di inquietudine c’è. Se non ci fosse il gesto sarebbe privo di senso e forse di valore, ammesso che ne abbia uno. Però il mio è un gesto assolutamente politico, perché ritengo che in questo modo metto in campo quel pizzico di notorietà e di credibilità che ho per testimoniare che i vaccini e la scienza sono il nostro modo per uscire da questa vicenda e, più in generale, per affrontare le emergenze”.