Cronaca

Coronavirus, Emiliano vuole la Puglia in zona rossa rafforzata: “È necessario stringere ulteriormente, spingere allo smartworking”

Due settimane fa erano 1.287 i ricoverati con sintomi e altri 162 pazienti Covid erano assistiti in terapia intensiva. Il 18 marzo i numeri erano lievitati fino a 1.582 posti letto occupati in area medica e 219 in rianimazione, con un tasso di occupazione rispettivamente del 43% e del 38% secondo il monitoraggio Agenas. Il presidente della Regione: "Situazione di grande pericolo, dobbiamo abbassare il rischio epidemico"

La Puglia mette in campo l’ipotesi di una zona rossa “rafforzata” di fronte al nuovo record di casi rintracciati in un solo giorno e una situazione ormai critica negli ospedali, soprattutto nel Barese. A spiegare la possibilità di una stretta che comporti misure ancora più pesanti rispetto a quelle decise dal governo è stato il presidente della Regione Michele Emiliano: “Stiamo ragionando sull’ipotesi di stringere ulteriormente le misure rispetto a quelle previste dal governo nella zona rossa”, ha detto. L’idea di Emiliano ruota attorno al lavoro da casa: “Dobbiamo spingere tutte le aziende a lasciare a casa il numero più alto possibile di persone per evitare che si contagino sul luogo di lavoro”.

“In questi giorni – ha spiegato Emiliano – noi siamo in zona rossa e però non stiamo ancora utilizzando tutti fino in fondo per tutte le aziende e per tutte le pubbliche amministrazioni lo smart working. Ieri abbiamo avuto il massimo picco pandemico della storia pugliese, più di 2 mila. Fino a luglio avevamo avuto non più di 2.000-2.500 contagiati in tutto, oggi li abbiamo in un solo giorno”. Una situazione che va avanti da settimane e ha portato la regione a precipitare in zona rossa, direttamente dalla gialla, con un’incidenza settimanale di 270 casi ogni 100mila abitanti e ha affollato gli ospedali.

Due settimane fa erano 1.287 i ricoverati con sintomi e altri 162 pazienti Covid erano assistiti in terapia intensiva. Il 18 marzo i numeri erano lievitati fino a 1.582 posti letto occupati in area medica e 219 in rianimazione, con un tasso di occupazione rispettivamente del 43% e del 38% secondo il monitoraggio Agenas, ben oltre la soglia critica fissata per decreto. Dati che hanno costretto la Regione a bloccare ricoveri e interventi programmati, nonostante l’apertura negli scorsi giorni dell’ospedale Covid nella Fiera del Levante di Bari.

Di fronte a questo scenario, destinato a peggiorare ancora nei prossimi giorni in attesa che la chiusura della scorsa settimana inizi a mostrare i suoi effetti, Emiliano ha avvisato che la Puglia si prepara a varare regole che si avvicinerebbero per certi aspetti a quelle del lockdown della scorsa primavera: “Tutte le volte – ha detto – che si può abbassare il rischio epidemico utilizzando tecnologie, certo non paragonabili alla presenza, nel pieno di una situazione di grande pericolo come quella che stiamo vivendo in questo momento, i poteri delle Regioni non possono che essere usati obbligando tutti all’utilizzo di quelle tecnologie, salvaguardando il diritto alla salute individuale e collettivo”.