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Naomi Watanabe, l’attrice plus size vestita da maiale come “Olympig”: il direttore artistico di Tokyo 2021 costretto a licenziarsi

"La mia idea sarebbe stata un enorme insulto per la signora Naomi Watanabe. Me ne pento dal profondo del cuore e chiedo scusa a lei e a tutti coloro che si sono sentiti a disagio per questo", ha ammesso Sasaki che nella tarda serata di mercoledì ha informato il ministro delle Olimpiadi di Tokyo Seiko Hashimoto che si sarebbe dimesso

Ancora un grattacapo per gli organizzatori dei Giochi olimpici: Hiroshi Sasaki, direttore creativo delle cerimonie di apertura e chiusura delle Olimpiadi di Tokyo 2021 è stato costretto a presentare le dimissioni dopo la vergognosa proposta che ha fatto a una popolare comica giapponese per la cerimonia di apertura. Un rapporto riservato pubblicato dai media giapponesi ha rivelato infatti che Sasaki aveva suggerito che la nota intrattenitrice per taglie forti Naomi Watanabe si presentasse alla cerimonia di apertura vestita da maiale. Un “Olympig” in un costume rosa, l’ha definita Sasaki scherzando sulla cosa.

Ovviamente la notizia ha scatenato forti polemiche, non solo in Giappone, tanto da spingere il 66enne alle dimissioni. “La mia idea sarebbe stata un enorme insulto per la signora Naomi Watanabe. Me ne pento dal profondo del cuore e chiedo scusa a lei e a tutti coloro che si sono sentiti a disagio per questo”, ha ammesso Sasaki che nella tarda serata di mercoledì ha informato il ministro delle Olimpiadi di Tokyo Seiko Hashimoto che si sarebbe dimesso.

Ultimamente il comitato organizzatore è stato scosso da un grosso scandalo con l’organizzatore olimpico giapponese Yoshiro Mori che si è dimesso il mese scorso a causa dei commenti sessisti che hanno scatenato gravi critiche a livello internazionale. Mori aveva detto a una riunione del Comitato Olimpico giapponese (JOC) che le donne parlano troppo alle riunioni dei consigli di amministrazione. Con solo poco più di quattro mesi trascorsi, i pianificatori olimpici giapponesi stanno lottando con tutta una serie di problemi, tra cui la pandemia di coronavirus e i costi record.