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AstraZeneca, Capua a La7: “È un vaccino che funziona. Mia madre mi ha chiesto cosa fare, le ho detto di correre e di non pensarci due volte”

“Mia madre mi ha mandato un messaggio con cui mi diceva che si sarebbe vaccinata con AstraZeneca l’indomani. Mi ha chiesto cosa fare. Le ho detto di correre a vaccinarsi e di non pensarci due volte. Questo è un vaccino che funziona“. Così, a “Dimartedì” (La7), Ilaria Capua, direttrice dell’One Health Center of Excellence dell’università della Florida, si pronuncia sul vaccino AstraZeneca, aggiungendo: “Effetti collaterali? Ad oggi ragioniamo di numeri che non ci dicono assolutamente nulla e di segnalazioni che riguardano manifestazioni neppure tanto contemporanee alla somministrazione del vaccino, visto che in qualche caso si è parlato di vaccinazione avvenuta due settimane prima. E’ come se io, che mi sono vaccinata sabato scorso, uscissi da qui e mi rompessi una gamba cascando in una buca. Non so se questo potrebbe essere un effetto collaterale della vaccinazione”.

La virologa invita a recuperare il tempo perso con la sospensione del vaccino ed esprime ottimismo per il futuro prossimo: “Non è vero che siamo nella stessa situazione di un anno fa. Non mandiamo questo messaggio. Siamo innanzitutto di fronte a una malattia che conosciamo, che sappiamo curare e che stiamo tenendo sotto controllo. Quindi, cerchiamo di renderci conto che stiamo facendo degli sforzi importanti e che siamo alla fine del tunnel. Io quella luce in fondo al tunnel la vedo benissimo. Adesso si tratta solo di rispettare le regole e di vaccinare nel modo più efficiente e fluido possibile. La vaccinazione sta funzionando e funziona bene. Questa è il grande miracolo della ricerca e della scienza”.

Ilaria Capua, infine, commenta il grafico che rappresenta la differenza tra la seconda ondata senza vaccino e la terza ondata con vaccino in Israele: “La differenza è eclatante e graficamente abbiamo una vera e propria “X”. Si vede chiaramente che, appena il vaccino riesce a fare effetto, immediatamente crollano il numero dei ricoverati e quello delle vittime. Aspetto che questa “X” arrivi anche in Italia. Non siamo tanto lontani. Questo deve essere il nostro obiettivo e dobbiamo immaginare che saremo a quel punto tra qualche settimana, massimo un mese“.