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Ermal Meta e il suo “Tribù Urbana” a FqMagazine: “Non ne ho parlato durante Sanremo ma è ora di fermare i bulli da social. Su di me cose terribili, c’è chi non ha la forza per sopportare”

RIVEDI LA DIRETTA - Il cantautore reduce dal terzo posto all’ultimo Festival di Sanremo 2021 con “Un milione di cose da dirti” è stato protagonista del talk Programma, condotto da Claudia Rossi e Andrea Conti, in diretta Facebook sul profilo di FqMagazineIt de Il Fatto Quotidiano

Il cantautore reduce dal terzo posto all’ultimo Festival di Sanremo 2021 con “Un milione di cose da dirti” è stato protagonista del talk Programma, condotto da Claudia Rossi e Andrea Conti, in diretta Facebook sul profilo di FqMagazineIt de Il Fatto Quotidiano venerdì 12 marzo dalle ore 17. Ermal ha presentato l’album “Tribù urbana” che contiene il brano sanremese. E ha parlato di alcune canzoni, da “Gli invisibili” (scritta guardando un senzatetto, mentre si trovava degli Stati Uniti, che sulla faccia aveva scritta la vita intera e stava suonando molto piano una chitarra ‘scassata’) a Nina e Sara, storia di un’amore tra due ragazze. Spazio anche a un tema molto importante per Ermal, il bullismo: “Volutamente non ho parlato di questa cosa durante il Festival perché se mi hanno dato del ‘ruffiano’ perché ho cantato “Caruso” figurati per questo cosa avrebbero potuto dirmi. Le cose che leggo sui social sono davvero terribili, e sono sicuro che non sono rivolte soltanto a me perché le persone che in quel momento mi prendono di mira augurandomi di morire, di tornare sul barcone, di affondare in mezzo al mare o che ci sono altre persone che non hanno la stessa mia forza. Questo è bullismo“.

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