Diritti

“Chi è a rischio e non può isolarsi perché non autosufficiente vive da un anno con 4 paure, vaccinateci”, il video-appello delle Witty Wheels

Fornire urgentemente il vaccino per tutte le persone non autosufficienti e i loro caregiver. È la richiesta, realizzata tramite una video-denuncia pubblicata su Facebook e attraverso una lettera indirizzata al ministro della Salute Roberto Speranza, fatta dalle sorelle Elena e Maria Chiara Paolini, attiviste di Senigallia per i diritti delle persone con disabilità che lottano in particolare contro l’abilismo e tutte le discriminazioni che provoca. Le sorelle, note sul web come Witty Wheels, hanno parlato senza moralismi, ma con determinazione, “non vogliamo scendere nel pietismo, non serve, non è realistico e ci provoca conati di vomito”.

“Abbiamo organizzato una mail-bombing al ministro Speranza per la questione vaccini”, dicono le sorelle Paolini al Fattoquotidiano.it, “per unirci alla richiesta delle tante associazioni e attivisti di far accedere al vaccino prioritario anche tutte le persone più vulnerabili e chi le assiste. Contemporaneamente puntiamo ad un’azione mediatica, con questo nostro video e sperando che finalmente qualcosa venga fatto”. Nel video Elena afferma che “essere non autosufficienti non è una tragedia, la tragedia è che diventi un lasciapassare per dei trattamenti di serie Z”. Quattro, spiega, le paure che le persone non autosufficienti stanno vivendo in questa fase delicatissima: “Uno, paura di prendere il covid con complicazioni; due, paura di esporci al contagio attraverso chi ci assiste; tre, paura che chi ci assiste si ammali e non ci possa più assistere; quattro, paura che gli assistenti non vengano più a lavorare se prendiamo il Covid perché non vogliono esporsi al contagio, ma lasciandoci senza assistenza”. Per Elena e Maria Chiara “le persone non autosufficienti e vulnerabili dal punto di vista medico stanno pagando un prezzo altissimo per la pandemia”.

L’8 marzo, dopo mesi di sollecitazioni del mondo associativo e dopo una lettera inviata a fine gennaio dalle due grandi federazioni italiane FAND e FISH, il Capo di Gabinetto del ministero della Salute ha esteso il diritto alle somministrazioni anche ai “portatori di handicap gravi ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104”. Restano però escluse tutte le centinaia di migliaia di donne e uomini non autosufficienti e/o con patologie pregresse senza certificazione di grave disabilità e i loro caregiver. “Al piano vaccinale sono state aggiunte recentemente solo pochissime categorie di persone con patologie. Ne sono rimaste fuori molte altre che sono a rischio di contrarre il virus in forma grave e non sono autosufficienti”, evidenziano le sorelle nella lettera rivolta a Speranza. Nel video, invece, Elena ricorda, tra le varie cose, che “all’inizio della pandemia si leggeva dappertutto che il virus colpisce solo gli ‘anziani e le persone con patologie pregresse’, era ovunque. Quello che leggevo tra le righe era: ma chi cazzo se ne frega degli anziani e delle persone con patologie pregresse. È il male minore che muoiano loro”. E aggiunge: “Ora il piano vaccinazioni non dà priorità a tutte quelle persone. Inoltre, sono stati ancora esclusi assistenti personali e caregiver. È essenziale che vengano vaccinati al pari del personale sanitario, come è stato fatto in altri paesi”, conclude Elena.

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