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Camera, nasce componente ecologista ‘Facciamo eco’: “Transizione non sia slogan, temiamo che il centrodestra la blocchi al ‘900”

“Non possiamo accettare che la transizione ecologica sia soltanto uno slogan. Abbiamo tutti votato a favore del governo Draghi, ma serve uno scatto di responsabilità su questi temi”. Con queste parole Rossella Muroni, ex presidente di Legambiente, poi eletta deputata come indipendente nelle liste di LeU, ha lanciato a Montecitorio la nuova componente ecologista ‘Facciamo Eco – componente Verdi’, insieme all’ex ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramenti e all’ex deputato di +Europa Alessandro Fusacchia.
“Sarà una componente essenziale per evitare che su questi temi ci sia soltanto un greenwashing, un ecologismo di facciata”, hanno spiegato nel corso della conferenza di presentazione alla Camera dei deputati. “Se sarà possibile dare una vera impronta ecologista a un esecutivo sostenuto anche da partiti come Lega e Forza Italia? Proprio perché ci preoccupa che in certi ministeri ci siano forze che su questi temi sono sempre state agli antipodi, abbiamo deciso di metterci in gioco, per il timore che blocchino la transizione ecologica al ‘900“, spiega Muroni. “Incalzeremo il governo su questi temi, senza alcun tipo di indugio”, ha sottolineato pure l’ex deputato M5s.
Facciamo Eco, è stato precisato, si posizionerà in Europa con la famiglia dei Verdi europei. “Porteremo la voce ecologista nelle aule parlamentari in un momento di crisi pandemica, economica e sociale”, ha continuato Muroni, precisando che la componente “si batterà per le nuove generazioni perché a loro stiamo sottraendo risorse in campo naturale ed economico”.
Se i tre deputati hanno precisato che la componente non sarà lo strumento per “lanciare un partito“, ma di essere a “disposizione di un progetto ampio”, resta la necessità, secondo l’ex deputata di LeU, di una forza ambientalista autonoma: “Si è provato a ‘rinverdire il Pd’ e il progetto è fallito. Io ho provato con LeU a creare un soggetto per tenere insieme sinistra ed ecologismo, ma i dirigenti dei partiti che lo hanno composto non hanno voluto. Ora quindi ritengo che sia necessario un nuovo soggetto che dialoghi con il centrosinistra, ma non sia subalterno. Mi piacerebbe intercettare il civismo associativo, anche del mondo cattolico: se penso a un leader visionario ed ecologista, non posso che pensare a Papa Francesco“, ha concluso Muroni.