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Parla il dog sitter di Lady Gaga sopravvissuto al rapimento dei cani: “Il sangue scorreva, un angelo si è steso accanto a me”

Fisher ne avrà per un bel po’ dopo aver ricevuto una pistolettata al petto che l’avrebbe potuto mandare al creatore, ma il suo desiderio è quello di tornare ad abbracciare Asia e anche Koji e Gustav poi rilasciati dai rapitori sani e salvi

Asia, l’angelo canino che mi ha aiutato a non morire. Il dog sitter di Lady Gaga, Ryan Fisher, torna sul fatto di cronaca del rapimento di due dei tre bulldog francesi della popstar. E lo fa dal letto d’ospedale. Intubato, ma fuori pericolo, Fisher è stata colpito da un colpo di pistola mentre portava a passeggio Koji, Gustav e Asia in una strada vicino al Sunset Boulevard di Los Angeles. Per terra, in una pozza di sangue, dopo che i malviventi gli avevano strappato di mano Koji e Gustav, ecco che all’uomo agonizzante si avvicina Asia, la bulldoghina scampata all’atto criminale.

“Mentre l’auto si allontanava e il sangue scorreva dalla mia ferita d’arma da fuoco, un angelo si è steso accanto a me”, ha scritto Fisher su Instagram riferendosi alla cagnina superstite, “guardandola, le mie urla si sono placate, anche se mi rendevo conto che il sangue che la circondava era il mio. L’ho cullata come meglio potevo, l’ho ringraziata per le incredibili avventure vissute insieme, mi sono scusato per non aver difeso i suoi fratelli e ho deciso che avrei fatto di tutto per salvare lei e me stesso”. Fisher ne avrà per un bel po’ dopo aver ricevuto una pistolettata al petto che l’avrebbe potuto mandare al creatore, ma il suo desiderio è quello di tornare ad abbracciare Asia e anche Koji e Gustav poi rilasciati dai rapitori sani e salvi.