Cronaca Nera

Acilia, “16 muore di infarto mentre fuggiva da un uomo armato di accetta”. La procura di Roma indaga per omicidio colposo

La mamma di Riccardo Pica, a Repubblica, in un'intervista a Repubblica ricostruisce la sua versione dei fatti che, lo scorso 26 febbraio, hanno portato alla morte di suo figlio adolescente

Riccardo Pica, un ragazzo di 16 anni, è morto mentre un uomo armato di accetta lo inseguiva per strada. Il cadavere della giovanissima vittima è stato ritrovato nel parco della Madonnetta, ad Acilia periferia sud di Roma. Ora la procura della Capitale ha aperto un fascicolo per omicidio colposo: a causare la morte non l’aggressione, ma un un arresto cardiaco fulminante mentre fuggiva. Il racconto arriva direttamente dalla mamma della vittima, che in un’intervista a Repubblica ricostruisce la sua versione dei fatti che, lo scorso 26 febbraio, hanno portato alla morte di suo figlio adolescente.

L’uomo che lo inseguiva armato era, sostiene, uno “degli inquilini” residenti nelle strutture abbandonate del quartiere. È fatto noto che nell’area sud della città esistano degli edifici dismessi all’interno dei quali vivono persone senza fissa dimora. La mamma del ragazzo ha raccontato di essere tornata sul posto. Al momento dell’ingresso nell’ex centro sportivo, davanti ai suoi occhi la donna ha trovato tre uomini.

La storia raccontata dalla mamma è la testimonianza degli amici di del ragazzo, presenti quel pomeriggio. La storia risale all’ultimo venerdì di febbraio, quando il ragazzo con alcuni amici è stato inseguito da una persona che li rincorreva armato di accetta. I ragazzi sono riusciti a fuggire scavalcando le cancellate del rudere in disuso, ma una volta fuori e a distanza di sicurezza si sono fermati per riprendere fiato. Solo allora Riccardo si è accasciato senza mai più rialzarsi.

Il fascicolo dell’indagine nelle mani del pubblico ministero Francesco Minisci ipotizza l’omicidio colposo, in attesa di poter ricevere i risultati di alcuni accertamenti tra cui l’esame autoptico. In queste ore sono impegnati gli agenti del commissariato di Ostia, mentre la mamma della vittima ha lanciato un appello agli amministratori romani: “Farò di tutto perché quell’edificio venga buttato giù. Non può esserci un luogo del genere nel mezzo di un parco cittadino”.