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Sanremo 2021, le prove generali: Colapesce Dimartino puntano al podio con la pattinatrice, Noemi, Madame e Arisa incantano

Abbiamo assistito alle prove di tutti e 26 i Big in gara al Festival di Sanremo. Sembrano puntare dritto al podio Colapesce Dimartino, Fedez e Francesca Michielin così come i Coma_Cose mostrano un grande feeling sul palco. Noemi e Arisa incantando con la loro forza ed eleganza così come il soul di Ghemon. Qualche problema tecnico per Aiello e Renga 

A differenza degli anni scorsi le prove generali del Festival di Sanremo 2021 si sono tenute a porte chiuse in ottemperanza ai rigidissimi protocolli sanitari che prevedono ‘bolle sanitarie’ separate tra teatro e giornalisti. Quindi abbiamo assistito a tutte e 26 le esibizioni in bassa diffusione sullo schermo allestito nella nuova Sala Stampa del Casinò di Sanremo. Un modo anche per valutare la performance con luci e regia, così come le si vedranno a casa in diretta su Rai Uno.

AIELLO – ORA

La regia segue ogni mossa di Aiello che punta molto sul ritmo e sulla performance. L’artista stesso ha dato delle direttive precise alla regia affinché fosse tutto perfetto. Commozione finale e ringraziamento all’orchestra. Non proprio precise esecuzione e intonazione.

ANNALISA – DIECI

Passano gli anni ma di Annalisa una cosa bisogna dire: sa cantare, non sbaglia mai intonazione ed è sempre perfetta. Una esecuzione intensa che potrebbe crescere di serata in serata. Look del pomeriggio semplice acqua e sapone in jeans vincente. Al temine delle prove si lascia sfuggire un “che figata!”.

ARISA – POTEVI FARE DI PIÙ

Che belle le parole di Gigi D’Alessio per Arisa che sa valorizzarle e come la canta bene bene. La cantante sfodera al meglio tutta la sua carica interpretativa. Felice di trovarla su quel palco. Fuoriclasse con l’orchestra.

ORIETTA BERTI – QUANDO TI SEI INNAMORATO

La classe di una delle artiste storiche del Festival. Un sapore retrò che si incastona in mezzo ad altri 25 canzoni tra passato e presente. Voce potentissima

BUGO – E INVECE SÌ

Bugo c’è e senza Morgan. Stavolta presenta una bella canzone e la presenta con tutta la passione che ha in corpo. Deve tenere però salda la voce.

COLAPESCE DIMARTINO – MUSICA LEGGERISSIMA

Sono gli outsider di questo Festival e portano una canzone spensierata e leggera. Puntano al podio e voglio far divertire. Piacerà molto alla Demoscopica e non solo. Occhio alla pattinatrice (spoiler). Vi ricorda la scimmia?

COMA_COSE – FIAMME NEGLI OCCHI

Uno di fronte all’altro. Occhi negli occhi. California incanta con la sua voce e Fausto Lama la accompagna dolcemente. Un feeling privato e professionale che colpisce subito e conquista l’ascoltatore.

EXTRALISCIO FEAT. DAVIDE TOFFOLO

“It’s not my cup of tea” ma rimangono in quota Premio della critica.

FASMA – PARLAMI

Porta un brano radiofonico e maturo. Fa la sua bella figura sul palco. Ma in molti a casa si chiederanno “ma chi?”.

FULMINACCI – SANTA MARINELLA

Il più stiloso delle prove generali? Fulminacci compreso i suoi “nuovi” baffi d’ordinanza. La canzone suona bene ma lui dovrebbe ‘graffiare’ un po’ di più con grinta.

GHEMON – MOMENTO PERFETTO

Esecuzione perfetta, leggera e coinvolgente. Ghemon conquista non solo con la sua voce ma anche con l’eleganza dal sapore soul.

GAIA – CUORE AMARO

Sensuale e ottima presenza scenica con Gaia che propone un brano che ci accompagnerà fino all’estate. Non delude le aspettative. Per essere la “prima volta” prova superata.

GIO EVAN – ARNICA

Stralunato e con pathos Gio Evan porta sul palco tutta la sua vena artistica. Un brano non facile ma che si farà certamente notare.

IRAMA – LA GENESI DEL TUO COLORE

Continua la linea artistica di Irama ed è così che sul palco dell’Ariston porta tutta la sua carica per far ballare chi ascolta da casa con una buona performance.

LA RAPPRESENTANTE DI LISTA – AMARE

Inizio lieve per poi crescere minuto per minuto. Una performance che lascerà a bocca aperta anche per la meravigliosa voce di Veronica Lucchesi.

LO STATO SOCIALE – COMBAT POP

A tutto rock per la band che si ripresenta per scompaginare totalmente la loro storia musicale al Festival. Vento nei capelli.

MANESKIN – ZITTI E BUONI

Prima dell’esecuzione del pezzo l’orchestra prova la batteria mentre Damiano dei Maneskin mimava mosse di ginnastica sul palco. Simpatici, eleganti e rock la band fa una bella figura.

MAX GAZZÈ E LA LA TRIFLUOPERAZINA – IL FARMACISTA

Naturalmente Max Gazzè non poteva non stupire e con un cappello ottocentesco si presenta sul palco con una serie di sagome che riproducono personaggi storici come dalla Monroe alla regina Elisabetta.

FRANCESCA MICHIELIN E FEDEZ – CHIAMAMI PER NOME

Riflettori puntati sulla coppia annunciata vincitrice di Sanremo. Francesca Michielin al massimo della sua maturità artistica, sicura sul palco e Fedez l’accompagna per mano. Nel momento in cui si guardano negli occhi il duetto decolla.

MADAME – VOCE

Alle prove arriva con abito elegante glitterato. argentato a piedi scalzi. E poi incanta con la sua voce. Una bella sorpresa per questo Festival

MALIKA – TI PIACI COSÌ

Leggera come una brezza d’estate. Malika non passa di certo inosservata. Voce sempre incantevole

ERMAL META – UN MILIONE DI COSE DA DIRTI

L’artista preferisce lasciare il pianoforte (elemento fondamentale per la sua canzone) di lato per un brano intimo e puntare tutto sulla interpretazione. Nudo e crudo, prendere o lasciare. Una bella canzone d’amore.

NOEMI – GLICINE

Lei è la vincitrice che potrebbe sparigliare le carte. Una canzone dolce che cresce e conquista. Un ritornello che rimane in testa. Il segreto delle canzoni vincenti.

RANDOM – TORNO DA TE

Il rapper entra in punta di piedi all’Ariston e lo fa con la canzone forse più sdolcinata del Festival. Forse un po’ pià di coraggio non guastava.

FRANCESCO RENGA – QUANDO TROVO TE

La voce è sempre quella, forte e potente e sicuramente Renga è un artista con un trascorso professionale di tutto rispetto. Unica nota dolente rimane la canzone. Non il cantante ma la canzone.

WILLIE PEYOTE – MAI DIRE MAI LA LOCURA

Pronto a scioccare con le sue parole attente all’attualità e alla situazione dei lavoratori dello spettacolo e non solo. Willie ci riporta giustamente coi piedi per terra.