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L’ex leghista Vinci organizza evento per il suo passaggio a FdI: multa per assembramento. Già sanzionato per una cena al ristorante

Il deputato ha tenuto una conferenza stampa nella sede di via Zenone, terminata con un brindisi tra i presenti: per questo è scattato l'intervento della polizia. Lui stesso racconta: "Abbiamo preso due bottiglie per brindare e siamo usciti sul marciapiede". Il parlamentare è recidivo: aveva già partecipato alle cene di #IoApro. La leader del partito Meloni: "Intollerabile, multati ingiustamente"

Esponenti di Fratelli d’Italia multati dalla polizia a Reggio Emilia per assembramento. Gli agenti sono intervenuti al termine della conferenza stampa indetta per il passaggio del deputato reggiano Gianluca Vinci dalla Lega al partito di Giorgia Meloni. Come ha raccontato lo stesso Vinci, i presenti sono stati sanzionati per il brindisi che hanno compiuto a fine cerimonia. Il parlamentare già a gennaio era stato multato per aver cenato in un ristorante che ha aderito alla campagna #IoApro. La leader Meloni ha definito “intollerabile” quanto accaduto, sostenendo che gli esponenti del partito “sono stati ingiustamente multati con l’accusa di aver violato le norme anti-Covid”.

La conferenza stampa si è tenuta nella sede di Fdi di via San Zenone a Reggio Emilia: presenti, oltre al deputato Vinci, anche il coordinatore provinciale Alberto Bizzocchi, il vicecoordinatore regionale Alessandro Aragona, assieme a un paio di giornalisti e qualche militante. L’Ansa riporta che all’esterno della sede era stato preparato un tavolino con bicchieri e bottiglie. Al momento del brindisi però è arrivata la polizia che ha multato i presenti per assembramento, come previsto dalle norme in vigore.

“Finita la conferenza stampa – ha raccontato Vinci all’AdnKronos – abbiamo preso due bottiglie per brindare e, visto che la sala era piccola, siamo usciti sul marciapiede e l’abbiamo stappata, così da poter stare distanziati. In tutto saremo stati in otto. Tuttavia sono arrivate tre pattuglie della polizia municipale: una è andata via mentre le altre due, con sei agenti, ci hanno contestato l’assembramento”. Per Vinci le sanzioni non sono corrette: “Era una via del centro deserta. Le manifestazioni politiche sono consentite, in più c’erano otto persone all’aperto con mascherine. A pochi passi, invece, nel centro pedonalizzato, era pieno di gente”. Lo stesso parlamentare un mese fa aveva partecipato aveva pubblicato un selfie su Facebook con la didascalia: “Terza cena fuori, solidarietà agli imprenditori”. Non solo: rispondendo al commento di un utente che chiedeva come potersi tutelare in caso di multe, Vinci aveva risposto di “non pagare” e “contestarle”.

Giorgia Meloni però difende i suoi esponenti: “È intollerabile per una democrazia che si definisca ancor come tale che si compiano abusi di questo tipo nei confronti dell’unica forza di opposizione – spiega – Soprattutto a fronte delle immagini che vediamo tutti i giorni e che abbiamo visto in passato, nei confronti delle quali non abbiamo notizie si sia intervenuti. Tutti ricordiamo bene gli assembramenti selvaggi creati dall’ex capo del governo Conte davanti Palazzo Chigi e in occasione di conferenze stampa improvvisate per strada”. La presidente di Fdi ha poi concluso: “Abbiamo già annunciato un’interrogazione parlamentare e chiederemo conto direttamente al ministro Lamorgese“.