Diritti

Zaki, 160mila firme per chiedere la cittadinanza italiana. Quartapelle (Pd): “Non è solo gesto simbolico. Avrebbe visite e assistenza legale”

Sono state consegnate in piazza Montecitorio ai deputati Quartapelle, Sensi, Magi e De Maria le oltre 160mila firme raccolte dagli attivisti di diverse realtà, tra cui l’associazione Station to station e le Sardine, per chiedere al presidente Mattarella di concedere la cittadinanza italiana a Patrick Zaky. Non è soltanto un gesto simbolico. “Ci siamo fatti promotori di una mozione trasversale per chiedere che venga assegnata la cittadinanza italiana onoraria a Patrick Zaki, in modo da fornirgli quell’ assistenza legale e quelle visite oggi negate. Per i nostri concittadini lui è già un cittadino italiano”. A rivendicarlo è la deputata Pd Lia Quartapelle, a margine dell’iniziativa. Una mozione, presentata dai deputati dem Filippo Sensi e dalla stesse Quartapelle, “rivolta al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al presidente del Consiglio Mario Draghi” che possa dare segnali di discontinuità nei rapporti con l’Egitto, sul tema dei diritti umani: “Se ci sono le condizioni politiche affinché il nuovo esecutivo cambi i rapporti con il regime di Al Sisi? Abbiamo tutti sentito le parole del presidente Mario Draghi sulla protezione dei cittadini di vari Paesi nei confronti di regimi autoritari, non credo ci saranno dubbi o esitazioni da parte di questo governo e di questa maggioranza. Io credo che ci sarà un cambio di passo, favorito dalla presidenza Biden negli Stati Uniti, che ha ‘avvertito’ l’Egitto sulle detenzioni arbitrarie”, ha auspicato Quartapelle. Anche Riccardo Magi (+Europa) ha chiarito: “L’iniziativa dovrebbe partire dalla ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, che dovrà portare in Consiglio dei ministri la proposta in modo da essere approvata e poi trasmessa al capo dello Stato per la firma finale. Sarebbe un primo gesto importante per restituire un senso di umanità e di tutela dei diritti umani“, ha concluso