Attualità

Sanremo 2021, spopola il FantaSanremo: ecco cos’è e come si gioca

Come si gioca? È semplice, e gratuito. Il sito ufficiale mette a disposizione 100 “baudi”, in onore di Pippo, per poter comporre la propria squadra composta da cinque Campioni del Festival e un capitano

Quando mancano una manciata di giorni all’inizio della 71esima edizione del “Festival di Sanremo”, ecco che spopola il FantaSanremo. Nato nel 2020 sulla scia del Fantacalcio, l’idea appartiene a un gruppo di ragazzi delle Marche che erano soliti incontrarsi in un bar della frazione Porto Sant’Elpidio per guardare (e commentare) il Festival tutti assieme.

Come si gioca? È semplice, e gratuito. Il sito ufficiale mette a disposizione 100 “baudi”, in onore di Pippo, per poter comporre la propria squadra composta da cinque Campioni del Festival e un capitano. “Il Baudo è la moneta appositamente coniata in onore dell’unico e inimitabile Pippo Baudo”, spiegano gli ideatori. Ogni cantante ha un valore diverso. Per avere Fedez e Francesca Michielin in squadra bisogna investire 38 baudi: sono quelli che costano di più. Molto quotati anche i Maneskin con 35 baudi. Fanalino di coda per Gio Evan e Random con 12 baudi.

Una volta composta la propria squadra (lo si può fare fino al 1 marzo), non resta che attendere l’inizio del Festival. Proprio come succede al Fantacalcio, ogni episodio potrà cambiare la classifica grazie alla presenza di bonus e malus. Si possono acquistare punti se il cantante presente nella propria squadra viene diretto da Beppe Vessicchio (+25), se mostra il capezzolo (+30 punti), se fa l’occhiolino alla camera (+20 punti). La morte in diretta fa conquistare 1000 punti, l’invasione di Morgan durante un’esibizione soltanto 100.

I riferimenti al Covid, invece, ne fanno perdere 10, così come la positività di un artista (-50), l’esibizione con la mascherina visibile (-10). La caduta o lo spostamento del parrucchino costa -30 punti di malus, la caduta dalle scale -50. Vince chi, una volta finita l’edizione, avrà totalizzato più punti. In palio c’è la gloria.