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Caso Genovese, “c’è Fabrizio Corona dietro le ospitate tv delle ragazze che hanno denunciato per stupro l’imprenditore”

Ma Ivano Chiesa, avvocato dell'ex re dei paparazzi, difende il suon cliente dalle segnalazioni arrivate dalla Procura: "Si occupa professionalmente delle ragazze, fa un lavoro onesto"

Fabrizio Corona “fa il giornalista, fa il suo mestiere, si occupa delle ragazze professionalmente, un lavoro onesto, non è possibile che quando si parla di lui se ne parla sempre come se fosse Belzebù”. Così Ivano Chiesa, l’avvocato dell’ex re dei paparazzi, difende il suo assistito dopo le segnalazioni arrivate dalla Procura di Milano al Tribunale di Sorveglianza sul fatto che ci sia la sua mano dietro le ospitate in tv e dietro le copertine delle riviste di gossip di Ylenia Demeo e Martina Facchini, le due ragazze che hanno denunciato gli abusi subiti da Alberto Genovese, l’imprenditore accusato di aver violentato e sequestrato una diciottenne nel corso di una festa a base di droga nel suo superattico “Terrazza Sentimento“. Dopo una comunicazione da parte della polizia, il procuratore aggiunto Letizia Mannella e il pm Rosaria Stagnaro – titolari delle indagini condotte dalla Squadra Mobile e dalla Guardia di Finanza sul caso Genovese, assieme anche al pm Paolo Filippini – come riporta La Stampa hanno segnalato a Tribunale della Sorveglianza, competente nelle valutazioni e decisioni, alcune condotte di Corona, attualmente ai domiciliari per una serie di condanne per estorsione, bancarotta, reati fiscali.

L’ex re dei paparazzi, secondo le due informative presentate, si starebbe occupando “professionalmente” delle due ragazze, Ylenia Demeo e Martina Facchini, che hanno rinunciato all’anonimato e sono state intervistate e fotografate da alcuni media. Ragazze che sono assistite dal suo stesso avvocato Chiesa, che ha fatto sapere che non c’è alcuna “regia occulta” dell’ex fotografo dei vip sulle due giovani. L’ex agente fotografico “lavora per Athena – ha detto il legale – che fornisce contributi giornalistici, se mi dicono quale mestiere deve fare glielo faccio fare, fa un lavoro onesto e si attiene alle prescrizioni”. Corona, ha chiarito ancora Chiesa, “sta a casa, va al Sert e per altre uscite chiede le autorizzazioni, ma non può più andare in tv perché il giudice glielo ha negato”.

Intanto il 17 febbraio è fissata da tempo un’udienza davanti alla Sorveglianza: i giudici dovranno decidere anche in base a questi nuovi elementi se l’ex ‘re dei paparazzi’ dovrà tornare in carcere o se per lui potrà proseguire il “differimento pena”, concesso in via provvisoria per la sua “patologia psichiatrica” e che, a inizio dicembre 2019, lo aveva fatto passare da San Vittore ad un istituto di cura e poi a casa in detenzione domiciliare. Anche le ultime segnalazioni potrebbero essere valutate in relazione al rispetto delle prescrizioni da parte di Corona, con la Procura generale chiamata ad esprimere un suo parere. Per continuare a trascorrere la pena a casa, l’ex paparazzo deve rispettare una serie di prescrizioni stabilite dai giudici su richiesta del sostituto procuratore generale Antonio Lamanna, tra cui il divieto di partecipare a trasmissioni televisive o radiofoniche e di utilizzare i social. Cosa, quest’ultima, che in realtà continua a fare quotidianamente, anche se dichiara che il suo profilo è gestito dal suo staff.