Cronaca

Sci, in Lombardia e in Piemonte riapertura dal 15 febbraio (se restano zona gialla). Capienza ridotta al 30%

Le ordinanze dei governatori Attilio Fontana e Alberto Cirio per il via libera agli impianti: applicato quanto previsto dalle Linee guida approvate dalla Conferenza delle Regioni dopo il via libera del Cts. In Valle d’Aosta si aspetta il 17 o il 18 febbraio,: troppe ancora le incertezze a livello centrale, a partire dalla stessa autorizzazione alla riapertura degli impianti fino agli spostamenti tra le regioni

Dal prossimo 15 febbraio in Lombardia e in Piemonte potranno riaprire gli impianti sciistici. Dopo il via libera del Comitato tecnico scientifico al protocollo di sicurezza, il governatore Attilio Fontana ha firmato l’ordinanza (Alberto Cirio lo farà domani) che applica quanto previsto dalle Linee guida approvate dalla Conferenza delle Regioni lo scorso 8 febbraio. Da lunedì, quindi, nelle due Regioni si potrà tornare a sciare, sempre che restino in zona gialla: il Cts infatti ha specificato che gli impianti dovranno rimanere chiusi nelle fasce arancioni e rosse. L’ultima parola poi spetterà al governo, che entro il 15 febbraio deve già decidere sugli spostamenti: se sul tema mobilità è probabile una proroga del divieto, sugli impianti da sci invece dovrebbe arrivare il via libera.

Intanto Fontana si è portato avanti: l’ordinanza lombarda prevede che in ogni stazione sciistica il numero massimo delle presenze giornaliere non potrà superare il 30% della portata oraria complessiva di tutti gli impianti di risalita, mentre per le stazioni sciistiche che non hanno più di due impianti, il numero massimo di presenze giornaliere è determinato nella misura del 50% della portata oraria complessiva. Agli abbonati plurigiornalieri, settimanali e stagionali dovrà essere garantito il posto, nel limite del contingente giornaliero, anche attraverso appositi sistemi di prenotazione. Caso a parte per il comprensorio sciistico Ponte di Legno-Tonale, che si estende anche in Provincia di Trento, nel quale è presente un sistema unico di prenotazione.

Per assicurare un adeguato monitoraggio delle misure adottate, i gestori di ogni stazione sciistica dovranno comunicare sia a Regione Lombardia che alle Agenzie di Tutela della Salute competenti per territorio, entro la data di apertura degli impianti, gli impianti aperti, la portata oraria dei singoli impianti e complessiva del comprensorio sciistico o della stazione sciistica, le presenze giornaliere ammissibili nel comprensorio sciistico.

La Regione Piemonte ha scelto gli stessi paletti: capienza del 30%. Il governatore Cirio e l’assessore allo Sport, Fabrizio Ricca, hanno aggiunto: “Ci auguriamo a breve, compatibilmente con la situazione epidemiologica, di poter portare al 50% il provvedimento”. La stagione dello sci alpino in Valle d’Aosta partirà invece il 17 o il 18 febbraio, non prima. Troppe sono ancora le incertezze a livello centrale, a partire dalla stessa autorizzazione alla riapertura degli impianti fino agli spostamenti tra le regioni ‘gialle’. La maggior parte dei comprensori ha già iniziato i lavori di sistemazione delle piste, che saranno completati – se ci sarà il via libera – all’inizio della prossima settimana.