Tecnologia

Facebook, via libera alla rimozione delle fake news su vaccini e COVID-19

Sebbene con alcuni mesi di ritardo, Facebook ha finalmente deciso di rimuovere dalle proprie piattaforme i post contenenti palesi fake news su vaccini e COVID-19.

Controllare i contenuti generati dagli utenti sui social media sembra un compito quasi impossibile ed in effetti lo è, soprattutto su piattaforme che contano miliardi di utenti, come Facebook. Il popolare social di Mark Zuckerberg comunque sembra essersi finalmente deciso a intervenire col pugno di ferro sulla disinformazione che continua a circolare libera sulle proprie piattaforme, specialmente per quanto riguarda la pandemia in generale e i vaccini in particolare. L’azienda aveva già adottato misure per limitare la diffusione di contenuti fuorvianti sul COVID-19 l’anno scorso, ma non si era trattato di misure in grado di essere decisive. Ecco quindi arrivare in queste ore la notizia che i post contenenti disinformazione sui suddetti argomenti saranno rimossi.

Le campagne di vaccinazione sono infatti iniziate nel Regno Unito, negli Stati Uniti e in Europa già verso la fine di dicembre, ma i principali ostacoli alla vaccinazione di così tante persone consistono in un’offerta inadeguata e in una diffusa diffidenza nei confronti degli stessi, sentimento molto cresciuto nella seconda metà del 2020 e in cui i canali social di Facebook hanno avuto un ruolo cruciale.

Facebook afferma che inizierà immediatamente a far rispettare il nuovo divieto, concentrandosi su Pagine, gruppi e account che violano queste regole. “Gruppi, Pagine e account su Facebook e Instagram che condividono ripetutamente affermazioni smentite potrebbero essere rimossi del tutto”, spiega Facebook.

Facebook promuoverà anche “risultati pertinenti e autorevoli e fornirà risorse di terze parti per connettere le persone alle informazioni degli esperti sui vaccini” all’interno dei risultati della ricerca sulle sue piattaforme. Su Instagram, Facebook renderà più difficile per le persone trovare account che scoraggiano le persone dal vaccinarsi.